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TARANTO, DAL MINISTRO OK AL RIESAME DEL PIANO AMBIENTALE PER TARANTO

Lo aveva chiesto il sindaco. Palombella (Uilm): “Ben vengano norme più stringenti”

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“Il ministero dell’Ambiente ha provveduto con l’emanazione del provvedimento di riesame dell’Autorizzazione di impatto ambientale, Aia”. Così il ministro dell’Ambiente Sergio Costa in audizione in commissione Ambiente alla Camera sull’ex Ilva. L’emanazione del riesame è del 27 maggio; la richiesta era arrivata dal sindaco di Taranto.
L’apertura del riesame dell’Aia, l’Autorizzazione integrata ambientale, era stata chiesta dal sindaco di Taranto in “un’istanza del 21 maggio” per ragioni sanitarie sulla base degli “esiti del rapporto di valutazione del danno sanitario elaborati da Arpa Puglia e Asl Taranto”, in cui si evidenzia “un rischio residuo non accettabile per la popolazione” anche alla fine del “completamento degli interventi previsti” dall’Aia del 2012.

“Stiamo operando ogni giorno con la passione per Taranto e tentando di offrire a tutto il mondo una immagine finalmente positiva del nostro territorio e delle nostre capacità. Ma non dimentichiamo le nostre ferite, non lasciamo che il tempo e i momenti di giusta festa facciano affievolire il nostro impegno verso la salute dei cittadini e il futuro dei residenti più esposti e fragili.  Ed è per questo motivo e per le ragioni che più in dettaglio sono esposte nella richiesta formale inviata al Ministero dell’Ambiente, col quale esiste un dialogo costante e proficuo, che ho firmato la richiesta di riesame del Piano ambientale di cui al DPCM del 29 settembre 2017 per lo stabilimento siderurgico di interesse strategico nazionale Arcelor Mittal Italia S.p.A. di Taranto (ex ILVA S.p.A. in A.S), ai sensi dell’art. 29-octies del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i”..

E’ quanto scrive il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci,


“Apprendo dalla stampa – prosegue il primo cittadino – che l’attuale gestore avrebbe dato nuove aperture sul rifacimento del principale altoforno nella direzione della decarbonizzazione. Non posso che compiacermene. Sono sicuro, allora, che non avranno difficoltà a rendersi disponibili ad un ripensamento complessivo della loro programmazione nella direzione della maggior prevenzione dei rischi sanitari per i cittadini di Taranto.
Finalmente si potrà fare chiarezza sui dati dell’inquinamento ambientale che con frequenza vengono diffusi da innumerevoli soggetti, spesso non identificati, e si potranno adottare quei provvedimenti necessari per monitorare, controllare e verificare il fenomeno”. Così il Segretario generale della Uilm, Rocco Palombella,

commenta l’emanazione da parte del ministro Costa del provvedimento di riesame dell’Autorizzazione di impatto ambientale, Aia. “Qualora si registrassero dati non conformi ai parametri consentiti – aggiunge Palombella – sarebbe giusto adottare tutte le misure necessarie per eliminare le fonti inquinanti, compresa la messa in discussione del dpcm 29 settembre 2017”. Inoltre, il leader dei metalmeccanici della Uil ritiene indispensabile partire dai punti fermi, primo fra tutti l’accordo sindacale realizzato al ministero dello Sviluppo economico con ArcelorMittal il 6 settembre 2018 che “rappresenta l’unica garanzia per i lavoratori e i cittadini di Taranto di vedere realizzato il risanamento ambientale, con il conseguente arresto delle fonti inquinanti e le bonifiche interne ed esterne allo stabilimento”. 

Soddisfazione viene espressa anche dal senatore Mario Turco (M5S),

Il Professor Mario Turco

in pressing da diverso tempo perchè vada avanti un processo ecosostenibile della fabbrica in un territorio che deve salvaguardare salute ambiente e livelli occupazionali.

“L’emanazione del provvedimento di riesame dell’AIA sull’Ex Ilva, ovvero l’autorizzazione dell’impatto ambientale, è la dimostrazione che questo Governo, nella fattispecie il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, sta lavorando alacremente per diminuire al massimo i rischi per la salute dei tarantini. L’apertura dell’Aia – afferma Turco – darebbe la possibilità di inserire nel processo di valutazione la prevenzione del danno sanitario. Quest’ultima misura sarebbe importante per rafforzare il presidio sull’impatto che la fabbrica ha sulla salute dei cittadini. Sull’area di Taranto e sull’Ex Ilva c’è tanto da fare, lo sapevamo fin dal primo momento. Per noi la salute dei cittadini deve venire sempre al primo posto e l’emanazione di questo provvedimento rappresenta l’ennesimo step necessario per tutelare il territorio e i suoi abitanti”.

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