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NATUZZI, 700 ESUBERI. IL PIANO DEI SINDACATI

FILLEA CGIL: "DOBBIAMO EVITARE SOLUZIONI TRAUMATICHE"

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Sui 1988 dipendenti in forza al gruppo dei mobili imbottiti Natuzzi c’è al momento un esubero di circa 700 addetti dopo che è stata rinnovata di recente la cassa integrazione straordinaria per i lavoratori in riqualificazione e il contratto di solidarietà per il perimetro salotto. Lo ha riferito Francesco Bardinella della Fillea Cgil al termine della Cabina di regia Natuzzi convocata dal Mise, a cui erano presenti oltre a ministero, azienda e organizzazioni sindacali anche Invitalia, Regioni Puglia e Basilicata”.
La Fillea dichiara che “l’azienda ha presentato il piano industriale 2022/2026. Attraverso investimenti pari a 35 milioni di euro (cofinanziati da istituzioni), si punta a far crescere i volumi portandoli da 484 milioni di euro (2022) a 750 milioni di euro (2026),con apertura 460 negozi (Cina, nord America, Europa)”. Inoltre, dice la Fiom, sarà innovata la modellistica (attualmente il 35% dei modelli genera il 90% del fatturato) e innovati processi produttivi. Circa i 700 esuberi, per la Fillea “l’azienda ha illustrato due ipotesi su cui applicare il piano”.

La prima riguarda tre siti produttivi (Iesce 1 e 2 nel Materano e Laterza nel Tarantino) su tre turni di lavoro. L’altra ipotesi coinvolge invece 5 siti produttivi (Iesce 1 e 2, Laterza, Ginosa, anch’esso nel Tarantino, è Graviscella Altamura, nel Barese) su due turni di lavoro”.
“Come organizzazioni sindacali – dichiara Bardinella – abbiamo ribadito che il nostro obiettivo prioritario è salvaguardare tutti i livelli occupazionali evitando soluzioni traumatiche; abbiamo chiesto di approfondire nel dettaglio il piano presentato e valutare soluzioni come esodo incentivato, contratto di espansione, politiche attive”.  “Abbiamo inoltre fatto presente – aggiunge Bardinella – che la ipotesi 1 con tre fabbriche su tre turni lavorativi non è percorribile, e che ci convince di più ipotesi 2 con riapertura Ginosa e due turni di lavoro. Abbiamo anche chiesto che, se dovesse essere confermato il piano, ci sia la cabina  di regia permanente per il monitoraggio”.  “Invitalia – conclude il segretario Fillea Cgil – si è resa disponibile ad accogliere la variante rispetto al piano 2019. Nei prossimi giorni proseguirà il confronto con l’azienda e subito dopo ci sarà cabina di regia regionale”. (AGI)

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