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LEPORANO, D’ABRAMO: “CREPE NELLA MAGGIORANZA DAMIANO”

L'EX SINDACO: "NELL'ULTIMA GIUNTA IL NO DEGLI ALLEATI SUI CONCORSI"

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Qui di seguito una nota dell’avvocato Angelo D’Abramo (nella foto), già sindaco di Leporano e attuale consigliere comunale.

“Ci pare che il sindaco Vincenzo Damiano si stia preparando al suo canto del cigno.
In giunta ha dovuto ingoiare il voto contrario del vicesindaco Pavone e dell’assessore Di Taranto alla delibera con la quale è stata apportata una modifica al regolamento per la disciplina dei concorsi pubblici, introducendo dei nuovi criteri per il reclutamento di una specifica figura professionale. Un boccone amaro, certo, tant’è che immediatamente ha provveduto ad azzerarla quella giunta sulla quale, evidentemente, non ha mai avuto il controllo.
Una giunta sulla quale hanno esercitato la loro golden share i due rampolli Pavone e Di Taranto, uno scenario sul quale vi avevamo messo in guardia prima, durante e dopo la campagna elettorale. Siamo quasi dispiaciuti per il povero sindaco Damiano, che ha dovuto sperimentare sulla sua pelle quel che andavamo dicendo da tempo: la sua amministrazione avrebbe avuto sulla testa non una sola spada di Damocle, ma l’intera armeria gestita dagli illustri ex sindaci tramite i loro figli.
Figurarsi, poi, che questa giunta si infrange sulla necessità di circostanziare le caratteristiche di un profilo professionale da individuare tramite un concorso che si farà chissà quando : sul nulla, verrebbe da dire. O forse c’è qualcosa che sfugge.
Già, perché non riusciamo a capire se i criteri individuati siano troppo stringenti, e quindi saremmo di fronte al classico abito cucito su misura, oppure siano illegittimi, e quindi avremmo una manifesta incapacità amministrativa. In ogni caso, un disastro totale!
Che Damiano, inoltre, accampi la scusa del bilancio di previsione per giustificare l’azzeramento, è il capolavoro finale. Come potrà convincere Pavone, Di Taranto e l’intero schieramento che fa loro riferimento a votare il principale strumento finanziario dell’ente se non è riuscito a prendersi il loro voto positivo per questa quisquilia. ?Non possiamo nemmeno pensare che il primo cittadino possa costruire maggioranze alternative; a meno che i consiglieri non se li costruisca da sè…
Nemmeno un anno è servito per capire che Leporano avrebbe meritato altro, che Leporano avrebbe dovuto prendere le distanze da un passato nemmeno tanto remoto e proseguire sulla strada della rinascita che avevamo iniziato a tracciare.
Ci piace credere che la lenta rinascita dell’intero Paese, che la graduale ripresa dall’emergenza, diano anche alla nostra comunità la forza di tornare all’essenziale, alla competenza, alle certezze.
Caratteristiche che Damiano e i suoi azionisti di maggioranza hanno ampiamente dimostrato di non possedere, negli anni passati come in quest’ultimo appena trascorso. Saranno i processi democratici a sancire la fine di questa esperienza, perché così andrà, ma già oggi dobbiamo pensare a ricostruire un tessuto sociale che proprio questo modo di fare politica ha sfilacciato.
Leporano è migliore dei suoi attuali amministratori, incapaci di cogliere l’importanza di avere una compagine solida e capace di affrontare un momento di particolare difficoltà, Leporano saprà anche fare a meno di loro.

Ps: nei prossimi giorni pubblichero’ tutte le interrogazioni e gli accessi agli atti da me posti ed afferenti la mia attività di consigliere  di opposizione, il tutto al fine di informare la comunità leporanese. Inoltre pubblichero’ dei video su fb sempre afferenti il mio mandato politico.
#Leporanofutura

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