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IL PUGLIESE GRAVINA ELETTO PRESIDENTE DELLA FIGC

Votazione quasi unanime. "Lavorerò per cambiare il calcio"

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Gabriele Gravina, candidato unico alla presidenza della Figc, è stato eletto alla prima votazione dall’assemblea della Federcalcio riunita a Roma, col 97,20% dei voti. L’ex n.1 della Lega Pro per essere eletto al primo turno necessitava del 75% dei voti.
Il presidente dell’assemblea, Mario Pescante, ha dato conto dei dati relativi alla votazione: accreditati 485,77, voti espressi validi 485.77, quorum 364.33. Gravina ha ottenuto 472,15 voti, pari al 97.20%. Le schede bianche sono state 13.62, pari al 2,80%. Dopo la proclamazione, Pescante ha dichiarato chiusa l’assemblea.

Tra gli assenti anche il presidente del Milan, Paolo Scaroni, che non è riuscito a raggiungere Fiumicino a causa di un volo cancellato all’ultimo. Per la Seria A, quindi, hanno votato 19 delegati su 20.

“Ringrazio tutti per il supporto e il sostegno: Gabriele è uno di voi, uno che vuole cambiare e rilanciare il calcio italiano. Cambiamo verso e direzione, puntiamo a coltivare la passione di tanti dirigenti del calcio italiano, per far sì che ci sia la massima professionalità”. Sono le prime parole del neo eletto presidente della Federcalcio. “Risponderemo con i fatti, i comportamenti e il lavoro. Bisogna saper sognare, progettare e credere. Il calcio non può più aspettare, andiamo insieme”.

Gabriele Gravina, 65 anni, laureato in Giurisprudenza, è nato a Castellaneta (Taranto) ma ha legato la sua vita professionale all’Abruzzo. È infatti in Abruzzo che dà vita al miracolo sportivo del Castel di Sangro, di cui è presidente dal 1984 al 1996. In quel decennio conquista 5 promozioni, arrivando a disputare la Serie B. Ed è proprio in quel periodo che inizia la sua carriera di dirigente sportivo come consigliere della Lega della Serie C e consigliere della Federcalcio. Continua a operare nel mondo del calcio sempre come dirigente prima all’Uefa e poi negli anni Duemila come capodelegazione della Nazionale Under 21 per tre campionati europei e due olimpiadi. Dal 2015 fino al 16 ottobre scorso è presidente della Lega Pro, dopo 18 anni di dominio di Macalli.

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