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ECOSISTEMA TARANTO CHIEDE CONTO AL GOVERNO

SU PNRR, GIOCHI E AIA

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Erano presenti tutte le forze che compongono la coalizione “Ecosistema Taranto”, in maggioranza al Comune del capoluogo ionico, questa mattina all’incontro con la stampa. La conferenza è stata organizzata per chiarire la situazione in merito alle molteplici questioni aperte sul territorio e sull’interlocuzione con il Governo centrale. I rappresentanti delle varie forze sono stati concordi nel sottolineare che urge da Roma una risposta precisa che chiarisca in maniera definitiva ed efficace quello che il Governo intende fare di Taranto.

 

Si è spaziato dal Cis, – si legge nella nota – che non si riunisce da circa un anno, vanificando quanto fatto in passato, alla decisione del Governo Meloni di allontanare il progetto di decarbonizzazione per lo stabilimento siderurgico tarantino, centrale perché si realizzi effettivamente la transizione ecologica e perché soprattutto il territorio trovi nuovi slancio ed energia per riscattarsi. Ma si è discusso a lungo anche dell’infuocato tema dei Giochi del Mediterraneo, argomento sul quale si è soffermato a lungo l’assessore alle Infrastrutture Strategiche e all’Urbanistica, Mattia Giorno, ma anche l’onorevole Ubaldo Pagano. Si è risposto  in maniera netta all’interrogativo che la città tutta si pone, affermando che “siamo certamente ancora in tempo affinché i Giochi si tengano a Taranto”, ma che è indispensabile che il Governo definisca i prossimi passaggi. E’ chiaro che si attendono intanto le risorse perché le amministrazioni comunali vengano messe in condizioni di eseguire i progetti.
Primo tra tutti il nuovo masterplain del commissario che, secondo l’atto di nomina, doveva fare entro 90gg per capire quali progetti far avanzare e quali no. Non si possono infatti impiegare energie e soldi pubblici senza sapere da parte del commissario Ferrarese se quei progetti preliminari presentati saranno secondo la sua decisione realizzati oppure no.
Ragion per cui si attendono le mosse del Governo per capire quali progetti possono effettivamente essere finanziati e quindi essere eseguiti.
L’onorevole Pagano ha sottolineato che “spostare progetti sul Fondo di Sviluppo e Coesione significa sottrarre al territorio risorse per 70 mln di euro, che avrebbero potuto essere utilizzate per fare altro.
Inoltre, Pagano ha sollevato un dubbio in merito al Decreto Omnibus in via di pubblicazione, la cui bozza all’  art 13 prevederebbe per alcuni settori di interesse strategico un percorso per l’ottenimento dell’Aia accelerato. Addirittura più veloce e fluido di quello previsto per l’ autorizzazione unica per le Zes con un uso smodato del silenzio-assenso.
Vien quantomeno il sospetto che si tratti di una norma cucita  sulle esigenze del socio privato dell’ex Ilva.  Altra mossa che non lascia trasparire certo un interesse per il bene del territorio.
Il Consigliere comunale  Mario Odone ha dichiarato inoltre di condividere  quanto espresso dal Sindaco Melucci in merito al rinnovo dell’Aia in scadenza il prossimo 23 agosto: “Senza decarbonizzazione, non se ne parla”.
Odone ha ricordato la petizione lanciata dal M5S e i banchetti per dire un no secco alla nuova Aia.

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