Ego food festival

A MANDURIA TORNA RAGAZZI IN VOLO

Lunedì 19 l’iniziativa del Gruppo Volontariato Vincenziano Manduria

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Torna “Ragazzi in Volo”, l’iniziativa del Gruppo Volontariato Vincenziano Manduria che, con l’assegnazione di borse di studio, promuove e sostiene i giovani che iniziano il percorso universitario e la ricerca scientifica di eccellenza.

La cerimonia di consegna si terrà, alle ore 18.30 di lunedì 19 giugno, presso l’Auditorium “De Sanctis” in via Sorani n.33 a Manduria; la serata sarà impreziosita dagli intermezzi musicali dell’Orchestra De Sanctis Galilei.

Quest’anno saranno nove le borse di studio assegnate dal Gruppo Volontariato Vincenziano Manduria; tra queste si segnalano quelle in memoria di Isolina Ramirez Formica, di Gregorio Di Noi con “Gli Amici di Sempre” e di Massimo Tommassino con “I Compagni di Classe”.

L’iniziativa è resa possibile dalla generosità della comunità di Manduria e dal sostegno di BCC Avetrana, Produttori Vini di Manduria e Ufficio Consulenti Finanziari di Manduria di Banca Mediolanum.

Annunciando l’evento la dottoressa Lucrezia Settanni, presidente Gruppo Volontariato Vincenziano Manduria, ha spiegato che «sono passati 21 anni da quando il Volontariato Vincenziano di Manduria ha assegnato la prima borsa di studio- Da allora 37 ragazzi hanno realizzato i loro sogni e oggi arricchiscono il mondo e la società intera. Quest’anno i ragazzi premiati, con una borsa di studio di 1.000 euro, saranno addirittura nove: due studenti del Liceo, quattro del Tecnico, due dell’Artistico e, per la prima volta, una giovane ricercatrice di biotecnologia che studia a Ginevra.

Da sempre questa iniziativa è stata pensata a favore di ragazzi che hanno “fame” di realizzazione personale, di cultura, di progresso… una “fame” che circostanze, contingenti o consolidate che siano, rendono impossibile soddisfare. Per questo motivo ci è sempre piaciuto considerare questa nostra iniziativa non tanto un gesto di carità, quanto un atto di giustizia. Una giustizia riparatrice, distributiva, equa.

Non è solo un atto di giustizia a favore di questi ragazzi meno fortunati di tanti loro coetanei, ma anche un atto di denuncia e di accusa contro una società che non garantisce a tutti uguali garanzie e opportunità».

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