”Il governo, in maniera coesa e unitaria,
ha chiesto agli azionisti di fare la loro parte. Innanzitutto
all’investitore straniero, ma anche a Invitalia, domani in assemblea
vedremo quale sarà la loro risposta. Noi però siamo in campo perché
siamo convinti che il sito di Taranto e di Genova di Acciaierie
d’Italia siano uno straordinario esempio della siderurgia. Un esempio
di forza, e tale devono tornare ad essere”. Lo sottolinea il ministro
delle Imprese ed del Made in Italy, Aldolfo Urso, rispondendo alle
domande dei cronisti, a margine dell’assemblea di Confimi.
”Tra l’altro, stiamo realizzando un piano siderurgico nazionale che
vedrà quattro poli: acciaierie del Nord, avanguardia europea per la
siderurgia green, il Polo di Terni, su cui definiremo l’accordo di
programma nelle prossime settimane, il polo di Piombino che vedrà la
partecipazione, ci auguriamo, di due investitori stranieri per
realizzare un nuovo sito siderurgico, e il polo di Taranto che deve
incamminarsi velocemente sulla strada della riconversione. Aspettiamo
le decisioni degli azionisti, poi il governo come sempre farà la sua
parte”, conclude Urso.
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