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UCCISE AGENTE DI CUSTODIA: SCARCERATO. LO SFOGO DELLA FIGLIA DELLA VITTIMA

Taranto, Lucia Magli, francavillese, su FB "Voglio capire cosa sta succedendo"

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“Con il cuore che mi si contorce e le lacrime che scendono giù, mi chiedo perché?”. “Che diritto ha questa persona di vivere in libertà quando mi ha privato di mio padre, ha tolto a me, mia madre e mia sorella la possibilità di essere felici?”. Lo scrive su Fb Lucia Magli commentando la scarcerazione dell’ergastolano Francesco Barivelo, ritenuto uno degli esecutori materiali dell’omicidio di suo padre, Carmelo Magli, agente della Penitenziaria in servizio a Taranto, ammazzato nel ’94, quando aveva 24 anni. Agente al quale è stato poi intitolata la casa circondariale di Taranto.

“Ho 27 anni – si sfoga Lucia Magli – e da tutta la mia vita vivo senza sapere cosa significa avere un padre perché 26 anni fa lo hanno ucciso, me lo hanno portato via. Sono stati dei criminali, gente senza scrupoli che ha deciso di rovinare la vita di una famiglia per sempre. Ora, dopo così tanto tempo, mi ritrovo questa notizia: scarcerato, a piede libero, ritorna a casa. Non voglio dare la colpa a nessuno, non voglio attaccare le istituzioni, voglio solo capire cosa sta succedendo”.

(Ansa)

LA SCHEDA

Carmelo Magli, Agente di Polizia Penitenziaria
Francavilla Fontana (BR) 4 marzo 1970 – 18 novembre 1994.

In servizio alla Casa circondariale di Taranto, l’Agente Carmelo Magli il 18 novembre 1994, smontato dal turno 16/24, a bordo della propria autovettura imbocca  la strada  provinciale San Giorgio Jonico che lo porta a casa. Ha percorso meno di un chilometro quando due sconosciuti a bordo di una moto di grossa cilindrata cominciano a sparare contro il veicolo che finisce fuori strada. Il corpo crivellato di colpi viene ritrovato sulla strada, l’indomani mattina, da una pattuglia della polizia stradale. L’omicidio di Carmelo Magli maturò durante il processo “Ellesponte” alla criminalità organizzata pugliese. Come atto di intimidazione verso le forze era stato deciso che sarebbe stato ucciso il primo agente uscito dall’istituto a fine turno. I responsabili dell’omicidio sono stati condannati dalla Corte d’Assise di Lecce che ha comminato tre ergastoli.

L’Agente Carmelo Magli è stato riconosciuto dal Ministero dell’Interno “Vittima del Dovere”, ai sensi della Legge 466/1980.

Il 19 settembre 2017 è stato insignito della Medaglia d’Oro al Merito Civile alla Memoria.

Motivazione:

“In servizio presso la Casa Circondariale di Taranto, con il proprio integerrimo comportamento ha confermato l’assoluta fedeltà agli Organi Istituzionali, nonostante la situazione particolarmente difficile esistente nel carcere, per la presenza di molti detenuti appartenenti a importanti cosche mafiose pugliesi e calabresi, che cercavano di condizionare lo svolgimento dei compiti di vigilanza.
Mentre faceva ritorno alla propria abitazione con la propria autovettura, al termine di un turno di servizio, rimaneva vittima di un agguato perpetrato da un commando appartenente a un’associazione a delinquere di stampo mafioso, perdendo tragicamente la vita.
Splendido esempio di straordinario senso del dovere e di elevate virtù civiche, spinti fino all’estremo sacrificio”.

Taranto, 18 novembre 1994

A Carmelo Magli è intitolata la Casa circondariale di Taranto.

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