PESCATORI IN “RIVOLTA” PER LE NUOVE REGOLE COMUNITARIE

La protesta si estende a Taranto. E un nuovo sit-in sotto la Regione Puglia

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La protesta coinvolge ormai tutte le marinerie pugliesi. A Taranto, in via Cariati, i pescatori si sono riuniti e, striscioni esposti, hanno reso pubblico il loro disappunto. Manifestazioni ovunque. Nei giorni scorsi a Molfetta, e poi Manfredonia, Gallipoli. E non solo

Sono tornati a manifestare sotto la Regione Puglia, sul lungomare di Bari, anche i pescatori di Mola e Monopoli che chiedono di “partecipare ai tavoli dove si discute di pesca” e di “modificare i regolamenti comunitari”.
“Chiediamo alla Regione di prendere una posizione forte e chiara con il Governo nazionale e in sede comunitaria. Anche ai parlamentari europei eletti nella nostra circoscrizione chiediamo che si facciano carico di trovare le soluzioni” ha detto Nicola Parente, pescatore di Mola di Bari. Una delegazione ha anche incontrato il presidente Michele Emiliano, il quale ha chiesto loro di mettere per iscritto le richieste, rinviando la discussione ad un prossimo incontro. Alcune decine di pescatori della provincia di Bari sono tornati così a spiegare le ragioni della loro protesta a soli pochi giorni dalla manifestazione nella quale ci sono stati momenti di tensione con il lancio di petardi e il ferimento di due poliziotti. “Prendiamo le distanze” da chi ha ferito gli agenti, hanno detto.

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