MEDIAZIONE FALLITA, SCIOPERI AD ARCELOR MITTAL

NELLE GIORNATE DI DOMANI E DEL 7 SETTEMBRE

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ArcelorMittal nel siderurgico di Taranto non desiste dalle modifiche all’organizzazione del lavoro nei reparti Produzione lamiere e Laminatoio a Freddo, modifiche contestate dai sindacati perchè unilaterali, e Fiom Cisl, Fiom Cgil e Uilm confermano questa mattina i due scioperi di 24 ore ciascuno previsti nei due reparti rispettivamente domani e il 7 settembre. Lo sciopero è stato proclamato sul finire della scorsa settimana e oggi si è svolto, come previsto, la procedura di raffreddamento. Un “ultimo passaggio” lo definiscono i sindacati prima dell’effettuazione della protesta per verificare in extremis se ci sono i margini per un accordo e quindi una revoca della protesta stessa. Ma l’incontro con ArcelorMittal, fanno sapere i sindacati, è stato del tutto infruttuoso. “Nonostante il nostro invito a sospendere l’iniziativa unilaterale intrapresa dall’azienda in merito alla ristrutturazione delle postazioni tecnologiche – dicono le tre sigle metalmeccaniche -,la stessa continua a rimanere in maniera ottusa sulla propria posizione. Pertanto, le organizzazioni sindacali confermano per le giornate in questione 24 ore di sciopero”. I sindacati invitano i lavoratori dei due reparti interessati “a partecipare a questa prima iniziativa di lotta vista l’importanza della problematica”.

I sindacati ritengono infatti che le modifiche organizzative effettuate da ArcelorMittal porteranno ad un aumento di lavoro straordinario in fabbrica. Questo nonostante vi sia un massiccio uso della cassa integrazione Covid, rinnovata dall’azienda per sei settimane dal 3 agosto per un numero massimo di 8100 addetti circa. Anche ieri, nel confronto in presenza, che l’anministratore delegato ArcelorMittal, Lucia Morselli, ha avuto con i vertici nazionali di Fim, Fiom e Uilm, questi hanno evidenziato all’azienda che non serve l’incontro nazionale “se poi nei territori, nelle fabbriche, le relazioni industriali non ci sono”. Ed è stato fatto dai vertici nazionali proprio l’esempio di Taranto, dove manca del tutto il confronto e gli scioperi in arrivo “sono una dimostrazione del clima pessimo che si è instaurato”. E oggi ha manifestato solidarietà ai lavoratori in sciopero anche il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci. “È l’ennesimo sciopero indica che il modello industriale che sembra interessare ad ArcelorMittal non ha alcun futuro”, ha dichiarato il sindaco. (AGI)

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