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“INTOLLERABILI ATTACCHI ALLA POLIZIA DI STATO”

GLI INTERVENTI DEL SEGRETARIO GENERALE SIAP TIANI E DEL SEGRETARIO PROVINCIALE ANTONAZZO

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Accuse inaccettabili contro la Polizia. Sono quelle denunciate a livello nazionale e locale dal SIAP, il sindacato Italiano Appartenenti Polizia, dopo alcune dichiarazioni ascoltate nel corso di una puntata della trasmissione Quarta Repubblica.

“Abbiamo assistito  – sottolinea il segretario generale Giuseppe Tiani – con sconcerto alle gravissime e farneticanti affermazioni del sedicente professore durante la trasmissione Quarta Repubblica nella prima serata di lunedì 23. Parole gravissime per le quali abbiamo dato mandato al nostro legale Avvocato Gigante dello Studio Legale Picozzi & Morigi di Roma, per procedere penalmente nei suoi confronti a tutela della dignità professionale e onorabilità dei poliziotti, non è certamente possibile tollerare in silenzio di un tale violento delirio, condito da sfumature di vilipendio alle Istituzioni. Approfittando dell’assenza di un contraddittorio adeguato alle questioni e materie trattate, come avviene normalmente in tutte le trasmissioni, il citato professore ha fatto passare un messaggio fuorviante sul modo d’essere dei poliziotti e il loro modo di pensare, giungendo ad affermare che i poliziotti manganellano per invidia sociale e culturale nei confronti degli studenti, (ignorando tra l’altro che la maggior parte dei giovani poliziotti sono laureati o laureandi), e che per affrontare la pressione dei servizi di ordine pubblico i poliziotti si drogano. A nulla è servito il tentativo di bloccarlo da parte del conduttore Nicola Porro. Considerate inoltre le imprecisioni a cui si è lasciato andare sulla storia sociale dei poliziotti e della polizia, e finanche sul pensiero di Pasolini che, certamente, non è quello che D’Orsi dall’alto della sua cultura ha descritto con un linguaggio scarno e qualunquista, tanto da sbagliare i tempi della narrazione di soli 50anni, invitiamo il sedicente professore ad organizzare un dibattito pubblico con noi sull’evoluzione istituzionale e socio culturale dei poliziotti e della Polizia di Stato e il ruolo che gli stessi hanno nel paese e nella democrazia repubblicana”.

Si registra anche l’intervento del segretario del SIAP Taranto, Pasquale Antonazzo.

Il Segretario Provinciale di Taranto , in prosieguo alle dichiarazioni del Segretario Generale Dott. Giuseppe Tiani, dopo aver ascoltato le rappresentanze statutarie e quelle della base sindacale, esprime pieno sostegno e condivisione riguardo le iniziative intraprese a tutela dell’integrità professionale e della dignità dei poliziotti, lesi dalle recenti affermazioni del Prof. D’Orsi nella trasmissione televisiva “Quarta Repubblica”.

Le parole da lui pronunciate, nella serata di lunedì 26 corrente mese, sono state fonte di profondo sconcerto e disappunto per la nostra istituzione.

Le sue dichiarazioni, prive di ogni fondamento e sostegno probatorio, si configurano come atti di infamia e calunnia, nonché un attacco diretto alla dignità e all’onorabilità dei poliziotti italiani, lo stesso approfittando della mancanza di un adeguato contraddittorio, ha diffuso un messaggio fortemente fuorviante e denigratorio nei confronti della Polizia di Stato e dei suoi appartenenti, attribuendo loro comportamenti e motivazioni infondate e diffamatorie.

Le affermazioni fatte riguardo l’uso di violenza da parte dei poliziotti per motivi di invidia sociale e culturale, oltre all’illazione che i poliziotti ricorrano a sostanze stupefacenti per affrontare le pressioni del Servizio di Ordine Pubblico, sono di una gravità inaudita.

Queste accuse ignorano la realtà del profilo formativo e professionale dei giovani poliziotti, molti dei quali in possesso di Titoli Accademici, e denotano una profonda ignoranza in merito alle reali dinamiche e alle sfide che il personale della Polizia di Stato affronta quotidianamente nel corso del proprio servizio.

In aggiunta a ciò, il Prof. D’Orsi ha manifestato una conoscenza distorta e imprecisa della storia sociale dei poliziotti e della Polizia di Stato, oltre a interpretare in modo errato il pensiero di figure storiche come Pier Paolo Pasolini, fornendo così una narrazione distorta e priva di qualsiasi fondamento storico e culturale.

La Segreteria Provinciale ribadisce il suo impegno nella tutela dei diritti e dell’immagine dei poliziotti, condannando fermamente ogni forma di diffamazione e attacco ingiustificato nei loro confronti.

Rimarremo fermi nel difendere l’integrità e l’immagine della Polizia di Stato, pilastro fondamentale dell’ordine pubblico e della sicurezza del nostro paese.

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