EX ILVA, DAL 5 CASSA COVID

L'AZIENDA HA INCONTRATO I SINDACATI

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Oggi i rappresentanti di ArcelorMittal hanno incontrato a Taranto i sindacalisti di Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm, e prospettato l’avvio della cassa integrazione Covid a partire dal 5 aprile per una durata di 13 settimane. Coinvolti 8.100 unità di Taranto come numero massimo. La nuova tranche di cassa integrazione è partita già lunedì scorso solo che la causale era cig ordinaria, mentre adesso diviene Covid agganciandosi all’ultimo decreto legge Sostegni. Fim, Fiom e Uilm “hanno chiesto ad ArcelorMittal un approfondimento in merito ai numeri dettagliati dello stabilimento di Taranto area per area, rotazioni tra impianti similari e gestione delle ferie del personale per giungere ad un verbale di accordo tra le parti”. I sindacati dicono che “l’azienda, a seguito delle richieste sindacali, ha preferito ancora una volta evitare una discussione con le rappresentanze dei lavoratori per proseguire in maniera unilaterale nella gestione della cassa integrazione con causale Covid 19”. Circa la marcia degli impianti nel sito di Taranto, ArcelorMittal, in riferimento alle prossime 13 settimane, ha comunicato che dal 9 aprile scatta una fermata di 60 giorni per l’altoforno 4, uno dei tre attualmente operativi nello stabilimento.

Il 10 e 11 aprile verrà fermata l’acciaieria 1 in conseguenza del fermo dell’altoforno 4 mentre per il 19 aprile è programmata la ripartenza treno lamiere per un periodo di 4/5 settimane. È previsto inoltre un rientro di 30 lavoratori della manutenzione e della torneria cilindri. Circa gli altri impianti, ArcelorMittal ha comunicato ai sindacati che il laminatoio a freddo proseguirà con la marcia del decatreno e decappagio, infine per il tubificio Erw sono previste attività di prova e dalla prossima settimana è programmato il rientro di 10 lavoratori. I sindacati hanno anche dichiarato che l’azienda, tramite i responsabili del personale, ha comunicato che qualora i lavoratori dovessero programmare le ferie, il primo giorno risulterebbe cassa integrazione.  “In merito alla gestione delle ferie – affermano i sindacati – i lavoratori devono eseguire la procedura di programmazione ferie attraverso il modello aziendale. Quest’ultimo deve essere compilato fatto firmare dai preposti. Successivamente – concludono – nel caso in cui riscontreremo tali anomalie, raccoglieremo tutta la documentazione per inoltrare denuncia ad Inps”. (AGI)

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