DOPPIA LETTERA DI MELUCCI: “DOV’E FINITO ACCORDO PROGRAMMA PER EX ILVA?”

IL PRIMO CITTADINO DENUNCIA: "MANCATI PAGAMENTI AD OPERATORI PORTUALI"

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Doppia lettera del sindaco di Taranto Rinaldo Melucci sulle questioni riguardanti Acciaierie d’Italia.

Di seguito il testo integrale:

La città di Taranto e ogni contribuente italiano meritano di sapere subito dal ministro Adolfo Urso cosa ne è stato delle ingenti risorse pubbliche impegnate quest’anno per Acciaierie d’Italia e che avrebbero dovuto sostenere l’aumento di quote e di controllo da parte dello Stato nello stabilimento siderurgico ionico. Ci dica, infatti, a cosa è dovuta questa improvvisa accondiscendenza verso l’atteggiamento di un privato come ArcelorMittal, che ha dimostrato sin qui di essere interessato solo a speculare sull’acciaio italiano, che solo altrove sta investendo nella transizione tecnologica, che continuamente crea danni incalcolabili al sistema economico, al mondo del lavoro e alla qualità della vita tarantini.
Viene da ridere amaramente, quando si pensi che per vicende utili al ristoro e ad un futuro alternativo della città di Taranto, per esempio i Giochi del Mediterraneo, ancora non si vedono all’orizzonte le risorse autorizzate, né l’adeguamento della provvista promesso dal suo collega di Governo, Raffaele Fitto.

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Con una lettera inviata al presidente Sergio Prete, il sindaco Rinaldo Melucci ha invitato l’Autorità di sistema portuale del mar Ionio a verificare la situazione dei mancati pagamenti da parte di Acciaierie d’Italia nei confronti degli operatori portuali, notiziandolo sul punto.
Il primo cittadino parla di “molteplici e sempre più critiche segnalazioni”, una situazione che potenzialmente arrecherà disagio all’intero tessuto economico dello scalo ionico.
Chiedendo un aggiornamento sulla vicenda, Melucci ha inoltre ribadito che l’Adsp debba adoperarsi per rivedere le concessioni di Adi sui moli, riprendendo un concetto più volte espresso, ossia che l’industria debba arretrare rispetto al porto e alla città.

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