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“CITTADELLA, NON CI SONO NOVITA’ CONCRETE”

LA PREOCCUPAZIONE DEI SINDACATI DI CATEGORIA DI CGIL, CISL E UIL

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Cittadella della Carità sotto la luce dei riflettori con una conferenza stampa dei sindacati e un vertice.

Attendiamo da mesi di conoscere prima le intenzioni del management e ora quelle dell’azienda Soave Sanità (Gruppo Neuromed) che avrebbe acquisito il fitto di ramo d’azienda – dice Mimmo Sardelli, della FP CGIL – ma di fronte a richieste legittime, abbiamo ricevuto in cambio approssimazione, silenzi, disinteresse”.

E’ una questione di futuro per una struttura che non è solo presidio di sanità sul territorio, ma anche storia stessa della città.

Il 23 marzo scorso ricevemmo anche le rassicurazioni di sua eccellenza l’Arcivescovo Miniero – dice Flavia Ciracì, della FP CISL di Taranto e Brindisi  ma le garanzie di rispetto e trasparenza, che ci vennero fornite in quella occasione, purtroppo ancora non hanno trovato conferma”.

Si continua a galleggiare in un mare di incertezze, secondo Sardelli, Ciracì e Giovanni Maldarizzi della UIL FPL che aggiunge: “l’importanza di questo servizio e di quella platea di lavoratori meriterebbe anche un intervento più deciso da parte delle istituzioni territoriali”.

Nella conferenza stampa di questa mattina vi era anche una folta delegazione di lavoratori e lavoratrici della Cittadella della Carità, preoccupati per il loro futuro.

Alcuni di loro in ferie forzate dopo il blocco degli accreditamenti da parte del Dipartimento Salute della Regione Puglia, in parte rientrati per la casa di cura, ma ancora in essere per i presidi ambulatoriali, chiedono parole di chiarezza.

La domanda più frequente è “riapriranno gli ambulatori?”

La data di scadenza per l’adeguamento alle prescrizioni antincendio che mesi fa avevano portato anche al blocco delle attività ambulatoriali, è il prossimo 10 maggio, ma anche su quello non si hanno notizie certe.

Si naviga a vista con il rischio concreto di perdita occupazionale, produzione di altra precarietà, e indebolimento delle risposte sugli estremi bisogni di salute di una intera comunità – dicono FP CGIL, FP CISL e UIL FPL – mentre rigiriamo tra le mani l’unico documento che abbiamo registrato in merito: tre fogli dattiloscritti presentati sotto il nome di Piano Industriale. Tre fogli, come un tema di terza media, in cui si offende il buon senso, la storia, l’intelligenza e la professionalità espressa da questi lavoratori”.

Il clima è certamente teso e sembra non esserci molto spazio di manovra, e i sindacati pertanto avvertono.

Rispediremo al mittente ogni tipo di tentativo di svuotamento di quella realtà produttiva, occupazionale e di salute – concludono Mimmo Sardelli, Flavia Ciracì e Giovanni Maldarizzi – ci opporremo ad ogni tipo di sciacallaggio su quella struttura, e se non dovessero arrivare le opportune risposte a garanzia di quei lavoratori, non ci fermeremo ed eleveremo al massimo il livello dello scontro e della lotta”.

Si è poi svolto l’ incontro con Fondazione e i rappresentanti di Neuromed (il direttore generale dr. Trombetta e dr. Straziota).

Il rappresentante Neuromed ci ha comunicato che subito dopo il 7 maggio ( data della udienza di rinuncia a una pregressa istanza di fallimento), si procederà ad istanza di concordato e soprattutto si incominciera a discutere sul nuovo piano industriale. Ci è stato garantito che ci saranno investimenti e non ci dovrebbero essere problemi di mantenimento dei livelli occupazionali. Tuttavia, noi rimaniamo fermi sulle nostre riserve fino a quando non vedremo il piano industriale per verificare la, sua sostenibilità e fattibilità.  Tali dubbi e preoccupazioni rimangono anche alla luce del fatto che a tutt’oggi non ci sono novità sulla volturazione degli accreditamenti da parte della Regione e sul riaccreditamento degli ambulatori. Rimaniamo in attesa sugli imminenti sviluppi, ma al momento non ci sono novità concrete.

LA POSIZIONE DELLA FIALS

 

È terminato l’incontro tra la FIALS Taranto, rappresentata dal Segretario Franco Brunetti e dai rappresentanti aziendali Leonardo Tursi e Nicola Scelsi e il Management della Fondazione Cittadella della Carità sullo stato di crisi e sul futuro della struttura.

Ad oggi è ancora tutto da definire – afferma Franco Brunetti della FIALS – la Fondazione Cittadella della Carità è ancora in attesa di ricevere le volture degli accreditamenti da parte della Regione per consentire alla Soave Sanità, ovvero il nuovo soggetto investitore che vede nel suo assetto societario la Neuromed, di avviare gli investimenti della struttura.
La Soave Sanità ha comunicato che, all’esito degli accreditamenti, sarà pronta ad investire anche con strumentazione d’avanguardia, come la PEC TAC per la gestione delle patologie oncologiche – afferma Brunetti.

Abbiamo ricevuto certezza che la proprietà della struttura immobiliare e della RSA rimarrà in capo alla Fondazione Cittadella della Carità – evidenzia Franco Brunetti – e soprattutto che il Consiglio di amministrazione sta lavorando per il pagamento degli stipendi di marzo e per la presentazione del concordato preventivo che non avverrà prime del 7 maggio.

Come FIALS Taranto chiederemo che il tavolo regionale al SEPAC venga esteso anche alla Soave Sanità al fine di gestire con tutti gli attori principiali la vertenza Cittadella della Carità – conclude Brunetti.
Resteremo vigili e monitoreremo il corso degli eventi, avendo comunque ricevuto rassicurazione che per ora non saranno attivati gli ammortizzatori sociali.

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