BENTIVOGLI: “AM, 3300 ESUBERI: IL PIANO INDUSTRIALE NON VA”

La Fim Cisl contesta il piano dell'azienda

456

Il segretario nazionale della Fim Cisl Marco Bentivogli ha rilasciato una lunga dichiarazione sul piano industriale presentato stasera al Governo da ArcelorMittal:

Come sempre siamo gli ultimi a conoscere i contenuti dei piani industriali ma i primi a pagarne il conto.

ArcelorMittal Italia ha presentato questa sera ai ministeri dell’Economia, dello Sviluppo economico e del Lavoro il nuovo piano industriale. Da alcune indiscrezioni,

si apprende che il piano presentato non sarebbe lontano dall’accordo raggiunto a marzo scorso al Tribunale di Milano, quando si chiuse il contenzioso tra Ilva in amministrazione straordinaria e ArcelorMittal.

Accordo mai concordato con il Sindacato a marzo e che prevede di risalire nel 2025, alla produzione di 8 milioni di tonnellate da farsi anche attraverso forno elettrico, e non solo altoforno. Non sono accettabili gli esuberi dichiarati intorno alle 3300 unitΓ  e una produzione che si assesterebbe intorno ai 6 milioni di tonnellate annue. ArcelorMittal avrebbe fatto presente che lo scenario, rispetto all’accordo di marzo, Γ¨ profondamente cambiato a causa del lockdown.

Ottimo alibi per ritardare ancora la ripartenza dell’Afo5 e continuare a smantellare lo stabilimento e a non proseguire le opere ambientali. Nel frattempo, nell’indotto non si pagano stipendi da mesi e in molti casi non arrivano le risorse degli ammortizzatori sociali.

L’accordo del 6 settembre 2018 prevedeva zero esuberi e 8 mln di tonnellate nel 2023. Ora, esuberi, Cassa Integrazione e ritardi negli investimenti e i 10.700 al lavoro nel 2025 sono solo teorici e senza nessuna consistenza. Complimenti a chi ha tolto lo scudo penale dalla scorsa estate e ha dato un ottimo alibi all’azienda per disimpegnarsi.

Comments are closed.