ACLI PROVINCIALI TARANTO, XXVI CONGRESSO: L’IMPORTANZA DEL RADICAMENTO

Il presidente uscente, avvocato Mastrocinque, sottolinea il lavoro svolto ogni giorno per favorire la crescita dell'associazione

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Con la celebrazione eucaristica presieduta dall’assistente spirituale, don Paolo Oliva, sabato 17 alle ore 9.30, prenderà il via nel Castello aragonese il XXVI congresso delle Acli provinciali di Taranto. All’importante appuntamento saranno presenti i vertici regionali e nazionali delle Acli e le massime istituzioni cittadine e provinciali. Il tema scelto dal consiglio provinciale delle Associazioni cristiane lavoratori italiani è “Il radicamento territoriale delle Acli quale elemento fondante e volàno di sviluppo dell’associazione”.

Perché si accentra l’attenzione sul radicamento? Perché un’associazione come le Acli non ha ragion d’essere senza l’aderenza strettissima al territorio in cui opera. Il collante, per le Acli, sono i circoli operanti in diversi comuni della provincia oltre, ovviamente al comune capoluogo. “I circoli – rivendica il presidente uscente, avvocato Giuseppe Mastrocinque – non rappresentano la base delle Acli, ma ne sono le fondamenta! In questo anno di mandato, il mio sforzo quotidiano è stato proprio quello di portare i circoli al centro di qualsiasi iniziativa si intraprendesse.L’altro punto su cui ho insistito è stato il coinvolgimento delle Acli nei dibattiti che hanno riguardato le questioni serissime che toccano la nostra città, la nostra provincia e, cosa più importante, le nostre vite.Vogliamo dire la nostra, far ascoltare la nostra voce, essere interlocutori pacati ma rigorosi, nel rispetto dei diritti di ogni persona! Il congresso, ad un solo anno dal mio insediamento, è un meraviglioso banco di prova: capiremo se “le nostre fondamenta” hanno apprezzato quest’impostazione e se vogliono che si continui con determinazione ed entusiasmo sulla strada percorsa in questi dodici mesi”.

Con queste premesse, le Acli provinciali di Taranto si preparano a celebrare il congresso che, nelle aspettative di tutti, potrebbe rappresentare un momento di ulteriore coesione con i cittadini dell’intera provincia tarantina.

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