ORFANO DI GUERRA, RESTA SENZA PENSIONE. MAZZARANO SCRIVE A MATTARELLA

Il consigliere regionale espone al capo dello Stato il caso di un 89enne

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Una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per chiedere aiuto e giustizia per il massafrese  Pietro Barulli, 89 anni, orfano di guerra, ancora senza pensione dopo una lunghissima battaglia legale.
A scrivere la missiva al Capo dello Stato il consigliere regionale del Partito Democratico Michele Mazzarano.

La vicenda di Pietro Barulli è la storia di un uomo profondamente segnato dalla guerra e dalle decisioni scellerate dell’autorità fascista, rimasto orfano di entrambi i genitori a soli 11 anni. Da quel momento, lui e la sorella poco più grande, furono cresciuti, tra mille difficolà, dal fratello maggiore Antonio. Pochi anni dopo, però, nel 1942, Antonio fu prelevato forzatamente dai fascisti e mandato in guerra, sui Balcani, dove trovò la morte appena un anno dopo. Da quel momento, Pietro e sua sorella, si trovarono senza più nessuno che provvedesse al loro sostentamento.
Da allora Pietro Barulli combatte con dignità una battaglia legale per vedersi riconoscere il diritto a un trattamento pensionistico come orfano di guerra, finora senza successo.  “Pietro Barulli è un mio concittadino – ha scritto Mazzarano nella lettera al Presidente Mattarella – la cui vicenda personale mi ha molto toccato. Egli rimane un esempio di ciò che il fascismo ha causato in Italia, a tante famiglie. Credo sia doveroso che lo Stato gli attribuisca il giusto riconoscimento per quanto ha sofferto e sopportato, facendo finalmente giustizia”.

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