Sapere esattamente quali sono le zone colpite della provincia di Taranto, conoscere quanti chilometri quadrati sono compromessi dal batterio, sapere se la Xylella nel nostro territorio è in espansione, e sapere come la Regione Puglia, alla luce degli ultimi dati emersi, intende affrontare il problema. Sono le richieste che ho avanzato in una interrogazione scritta rivolta all’assessore regionale Di Gioia. Le notizie che si sono diffuse la scorsa settimana mi preoccupano. Sono 2.924 gli ulivi infetti da xylella in Puglia nella cosiddetta fascia di contenimento. Il dato aggiornato riferito da esperti della Regione Puglia racconta di un’ulteriore crescita di casi positivi all’infezione, con un aumento rispetto ai 2.251 focolai di cui si è avuta notizia il 7 marzo scorso con uno studio reso noto dall’Osservatorio fitosanitario xylella. Il dato del 7 marzo già registrava un numero triplicato del numero di ulivi colpiti dal batterio (735) rispetto ai due mesi precedenti. Nella zona di contenimento e cuscinetto (una fascia di 30 km che taglia la Puglia dall’Adriatico allo Ionio) spicca l’area brindisina di Oria e Francavilla Fontana, e questo non può che agitare anche la provincia di Taranto. Tra l’altro già dallo scorso anno sappiamo che c’è la quasi totalità della zona orientale dell’arco ionico nell’area definita “zona infetta”, e sappiamo anche che una delle zone più colpite è la Valle d’Itria, uno dei cuori simbolici della regione per i suoi ulivi monumentali. Dunque la mia preoccupazione è più che lecita. Attendo risposte nel giro di qualche giorno.
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