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TARANTO, VIA DALL’HOTSPOT I MIGRANTI PAKISTANI SBARCATI A SAN PIETRO

Il sindaco Melucci: serve ora un confronto col ministero per gestire eventuali emergenze

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Hanno lasciato l’hotspot di Taranto i migranti pakistani sbarcati sull’isola di San Pietro nella notte tra venerdì e sabato. L’amministrazione Melucci – si legge in una nota – ha collaborato con Prefettura e Questura, attraverso l’azione coordinata dal comandante Matichecchia, garantendo tutti i generi di prima necessità, vestiario e screening sanitario.
Ora, ricollocati i minori in strutture adeguate e ripartiti gli adulti, c’è bisogno di interrogarsi se lo sbarco di un mese fa e quest’ultimo costituiscano degli episodi o stiano prefigurando una nuova rotta delle organizzazioni criminali che lucrano sui migranti.
Non compete al Comune questa valutazione e l’amministrazione Melucci sarà sempre pronta a dare risposte in situazioni di emergenza, ma siamo certi che un eventuale quadro di futuri interventi sarà oggetto di un confronto in Prefettura affinché il Ministero comprenda che gli aiuti non possono gravare sulle esigue risorse delle amministrazioni locali”.
Com’è nin evidoto, era stata abbandonata al largo di Lido Silvana, nella Marina di Pulsano, per poi essere  recuperata da Guardia Costiera e Polizia la barca a vela utilizzata per il trasporto degli 83 pakistani sbarcati la notte scorsa nell’isola di San Pietro, a Taranto. Sono in corso indagini per identificare gli scafisti. I migranti, accompagnati all’hotspot di Taranto per l’identificazione, hanno riferito di essere partiti dalla Turchia e di aver affrontato un viaggio estenuante a bordo del veliero. Non mangiavano da una settimana. Durante i controlli sanitari sono stati riscontrati oltre 20 casi di scabbia. I 12 minori non accompagnati sono già stati trasferiti in centri di prima accoglienza.

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