TARANTO, ASSUNZIONI “FITTIZIE” PER I RIMBORSI: NEI GUAI 5 EX CONSIGLIERI COMUNALI

Indagati anche 8 "datori" di lavoro. Sequestrati beni per 240mila euro

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Beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di 240mila euro, nella disponibilità di 5 ex consiglieri comunali di Taranto, sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza in esecuzione di decreto emesso dal gip Vilma Gilli. Gli accertamenti, nell’ambito di una inchiesta per presunta truffa aggravata in danno di Ente pubblico, hanno riguardato la tematica dei rimborsi previsti dagli articoli 79 e 80 del Dl 267/2000, in base ai quali le assenze di un lavoratore dipendente per l’esercizio delle funzioni di componente di un Consiglio comunale, sono a lui retribuite a cura del suo datore di lavoro. Secondo l’accusa, i 5 ex consiglieri comunali, in unione e con il concorso di taluni titolari di imprese, hanno “in alcuni casi simulato del tutto l’esistenza di un contratto di lavoro dipendente e, in altri casi, modificato artatamente in senso migliorativo l’inquadramento contrattuale”.

Gli indagati sono Filippo Illiano, Cosimo Gigante,  Giovanni Ungaro, Mario Cito e Rosa Perelli. Nell’inchiesta figurano anche i datori di lavoro che avrebbero favorito le assunzioni fittizie. Si tratta di  Franca Allegretti, Alessandro e Cosimo Gigante, Isidora Fasano Giovanni Sollima, Giovanni Mastrovito, Angela Seprano e Andrea Castellaneta.

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