Il Comune di Taranto lancerà domani, lunedì 5 febbraio, un avviso pubblico per raccogliere manifestazione di interesse da parte di istituzioni, agenzie, organizzazioni, imprese e associazioni.
Lo scopo è costruire un ampio partenariato per partecipare al terzo bando europeo legato all’iniziativa “Urban Innovative Actions”.
Si tratta di un percorso di eccellenza, il cui obiettivo principale è quello di sostenere azioni innovative e sperimentali per lo sviluppo urbano che producano risultati e siano replicabili in altre realtà.
Insomma, le città si trasformano in immensi e “partecipati” laboratori di innovazione a disposizione di chiunque.
L’iniziativa, come detto, è giunta al terzo bando (pubblicato lo scorso 15 dicembre e in scadenza il prossimo 30 marzo), all’interno del quale sono previste diverse opportunità di partecipazione declinate in quattro temi specifici. Taranto ha deciso di esserci focalizzandosi sul tema “Air Quality”, una scelta quasi obbligata che racconta, però, come la comunità voglia riscrivere la storia della “città inquinata” con azioni che la qualifichino in termini di sviluppo.
Il bando UIA ha consentito a diverse città europee di innovare profondamente alcune caratteristiche del proprio profilo urbano: restando in Italia, Bologna ha lavorato sull’accoglienza di migranti e rifugiati, Milano ha investito nelle competenze necessarie per le nuove professioni agricole, Torino e Pozzuoli si sono spese per il contrasto alla povertà.
Taranto sta puntando a un progetto integrato e multidimensionale per l’alto monitoraggio della risoluzione spaziale e temporale della qualità dell’aria nelle aree industriali, urbane e periurbane. Il contributo di chi manifesterà il proprio interesse, quindi, servirà a costruire una proposta che integri la necessità del controllo delle matrici inquinanti con l’opportunità della sperimentazione di tecnologie e percorsi innovativi per la loro riduzione.
L’obiettivo è presentare un progetto che preveda un cofinanziamento da parte dell’Unione Europe di circa 5 milioni di euro, sufficienti a coprire l’80% dei costi.
Il dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e il centro interdipartimentale “Magna Grecia” del Politecnico di Bari hanno già stretto una partnership con il Comune finalizzata alla definizione della proposta, ma per darle gambe solide su cui camminare è necessario coinvolgere il maggior numero di soggetti.
«La nostra capacità di intercettare risorse – ha infatti spiegato l’assessore a Fondi Strategici, Società Partecipate ed Innovazione Massimiliano Motolese – passa oggi attraverso la necessità di costruire una rete solida di idee, competenze e ambizioni. Per questo il mio appello è rivolto a tutte le forze positive della città, affinché sappiano cogliere l’opportunità di questo bando e ci indichino ulteriori percorsi da battere».
«Respirare aria pulita, di qualità, non può e non deve essere solo un’aspettativa frustrata – ha aggiunto l’assessore all’ambiente Rocco De Franchi –, ma può e deve essere un diritto che, grazie a misure di questo tipo, si trasforma anche in opportunità di sviluppo. Se Taranto riuscirà a esprimere una profonda innovazione in tal senso, sarà baluardo di un’economia che sa guardare la crisi negli occhi e trasformarla in crescita».
Le manifestazioni di interesse potranno essere presentate fino alle 24 del 12 febbraio. Tutte le informazioni sono reperibili sul sito istituzionale del Comune di Taranto.
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