“SERVE RIFONDAZIONE MODERATA. AVANTI DA SOLI”

Idea, il presidente Quagliariello traccia il bilancio delle recenti elezioni

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Il presidente nazionale di Idea, Gaetano Quagliarello, in una lettera inviata ai rappresentanti del movimento, ha tracciato un bilancio delle recenti elezioni politiche. “La coalizione di centrodestra -scrive -, della quale facciamo parte, è uscita vincente dal punto di vista dei numeri. Il Movimento 5 Stelle ha avuto un’incredibile affermazione. Il PD è crollato. Soprattutto, il Paese appare “geopoliticamente” spaccato in due come una mela, e questo rende assai complicato immaginare uno sbocco che possa assicurare all’Italia un governo. Per molti versi questi risultati confermano le nostre analisi. Avevamo individuato nella situazione del Sud un’emergenza nazionale. Avevamo a lungo spronato la coalizione di centrodestra a compiere uno sforzo in più: presentarsi in forma rinnovata per dare agli elettori la sensazione di credere davvero nella vittoria. Avevamo compreso che il mondo moderato avrebbe avuto bisogno di una rifondazione e per questo avevamo dato vita alla “Federazione della Libertà”, costituendo in quest’ottica un gruppo parlamentare in Senato. Anche per questa ragione, avevamo guardato con perplessità alla creazione di un quarto polo che avrebbe ulteriormente segmentato e parcellizzato l’offerta dei moderati, dei conservatori, dei liberali. La nostra minoranza creativa, quella di “Idea – Popolo e Libertà”, era nata per unire, non per dividere.
Non è certo un mistero che i nostri dubbi sulla “quadripartizione” del centrodestra sono poi aumentati nel momento nel quale la gestione delle candidature in seno alla quarta componente, anziché guardare agli insediamenti territoriali e alla forza politica, ha risposto a criteri di mero potere. Nel comporre le liste si davano per scontati successi che invece proprio quelle scelte sbagliate, unitamente a una evidente latitanza di contenuti, hanno contribuito ad allontanare irreversibilmente.
Ciononostante abbiamo partecipato con impegno e dedizione, nelle forme che ci sono state consentite e nei soli spazi praticabili, alla battaglia elettorale, portando il nostro contributo al risultato della coalizione di centrodestra”.

Quagliarello non nasconde i dubbi. “Il consuntivo – prosegue – non è brillante. Il mancato raggiungimento della soglia del 3 per cento ha impedito qualsiasi elezione. Nei collegi uninominali solo io ce l’ho fatta, e poco consola essere stato uno dei soli due vincitori di centrodestra nei collegi dell’intero Sud Italia, conquistati in blocco dai grillini.
Sul piano generale, io credo che il risultato del 4 marzo confermi l’analisi di fondo: c’è bisogno di una rifondazione del mondo liberale, conservatore, moderato in Italia. A questo fine, non serve continuare in alcun modo l’esperienza di “Noi con l’Italia”. Il nostro movimento aveva partecipato, mantenendo tutta la propria autonomia, a un’aggregazione elettorale che con il voto può intendersi conclusa. Vi propongo dunque di riprenderci quell’autonomia alla quale – non a caso – non avevamo mai rinunciato.
Vi propongo di portare avanti – laddove possibile – forme di collaborazione e accordi federativi con le forze politiche della nostra area che saranno a ciò disponibili. E vi propongo di farci trovare pronti, in breve tempo, per la celebrazione degli stati generali “rifondativi” del centrodestra, dell’area conservatrice e liberale, insieme ai partiti “ufficiali” che forse alla luce di quanto è accaduto potrebbero essere più sensibili a tale prospettiva.
Vi propongo insomma di continuare”.
Quagliarello indica le prossime scadenze: “Le elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia e in Molise, poi le amministrative in numerosi Comuni, dunque le regionali in Abruzzo e in Basilicata. In tutte queste realtà non solo siamo presenti, ma abbiamo la possibilità di schierare in campo segmenti di classe dirigente radicati e qualificati che, nei loro territori, possono essere i motori di una rifondazione del nostro schieramento”.

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