SENTENZA TAR SU ARCELORMITTAL, I MEDICI: “PREVENIRE E NON RISARCIRE”

Il commento del presidente dellìOrdine, Cosimo Nume

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“Fra le molte reazioni alla nota sentenza del Tar Lecce sulla chiusura dell’area a caldo dello
stabilimento Siderurgico di Taranto, tutte pienamente legittime e comprensibili, abbiamo riascoltato
la proposta di rendere disponibili ulteriori risorse economiche per affrontare l’emergenza sanitaria
connessa all’impatto delle emissioni inquinanti, cui sembrerebbe sottendere tuttora un’ottica
eminentemente risarcitoria per i danni alla salute”.

E’ quanto sottolinea in una nota il presidente dell’Ordine dei Medici di Taranto, il dottor Cosimo Nume.
“Più volte – rimarca Nume – questo Ordine ha avuto occasione di ribadire che, in termini strettamente sanitari, un
danno alla salute non deve essere compensato quanto piuttosto prevenuto, adottando tutte le misure
che il principio di precauzione impone a qualunque attività antropica che presenti rischi per
l’integrità psicofisica dei cittadini”.
“Rimaniamo fermi in questa convinzione, chiedendo che si abbia cura in primo luogo di attivare,
predisporre e rendere operative, da parte di quanti ne hanno responsabilità a qualunque livello, tutte
le procedure che escludano per il futuro altro nocumento ai lavoratori e ai cittadini di Taranto.
Tutto il resto non è neppure politica, arte antica e nobile, ma molto più probabilmente – conclude Nume – una
pervicace miopia con cui si guarda al complesso problema senza alcuna capacità di trovarne le
soluzioni”.

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