Santa Rita, coach Mineo non getta la spugna

Decisiva la prossima sfida contro Juvetrani: “Per vincere servirà una partita perfetta. Il campionato è complicato, quest’anno le soddisfazioni arrivano dai giovani”

447
di Paolo ARRIVO

C’è sempre una prima volta. Prima o poi, arriverà l’appuntamento con la vittoria anche per l’Anspi Santa Rita che, nel campionato di serie C silver, recita il ruolo di fanalino di coda: lo ha pensato il più ottimista degli spettatori durante il match giocato sabato scorso al Palafiom contro la Dinamo Brindisi. Perché per buona parte del primo quarto, gli ionici hanno tenuto botta all’avversario più forte, prima che lo stesso prendesse il sopravvento, e il largo in modo impietoso – ha realizzato ben 117 punti. La squadra c’è. Negli ultimi turni ha dato prova di essere combattiva e volenterosa. Guidata da un allenatore esperto quanto giovane, Stefano Mineo (assistito in panca da Giovanni Menga), presenta individualità dal buon bagaglio tecnico. Come Jonathan James, miglior realizzatore tra i locali con diciotto punti. I progressi non sono bastati contro la quarta forza del campionato. Coach Mineo, anzi, è severo: “Abbiamo giocato una partita pessima. Indubbiamente l’avversario era di livello, ma la prestazione non è stata all’altezza delle aspettative. Le sconfitte e il fondo della classifica possono creare anche degli sbandamenti emotivi, ed è esattamente quello che abbiamo pagato sabato: l’ansia di voler risolvere i problemi individualmente ci ha portati ad una prova pessima”. “Non abbiamo giocato da squadra”, denuncia l’allenatore che non riesce a conquistare i primi punti in un campionato “estremamente competitivo nel quale la Santa Rita sta pagando dazio. Ma è un passaggio necessario per valutare e preparare il futuro dei piccoli cestisti santaritini”.Il roster è formato da under 20. Molti ragazzi non sono ancora maggiorenni; qualcuno nemmeno 17enne. Ebbene la giovinezza si paga, unita all’inesperienza. “Essere giovani può essere uno svantaggio soprattutto quando viene meno lo spirito di squadra”. Non lo ha visto il tecnico tarantino, che dal giudizio negativo esime Pio Zicari e Andrea Liace (“sono ragazzi del 2003 e stanno vivendo l’esperienza della serie C con grande impegno”). Il rovescio della medaglia è che, sposando questa politica lodevole, quest’anno la società ionica impegnata nell’opera di valorizzazione di chi deve crescere sta raccogliendo soddisfazioni nei campionati giovanili. Lo sottolinea lo stesso Stefano Mineo chiamando alle armi i suoi uomini, attesi sabato prossimo da una sfida decisiva contro Juvetrani, penultima in classifica – il distacco potrebbe ridursi a sei punti. L’obiettivo è la vittoria: “Servirà una partita perfetta. Direi dal punto di vista disciplinare, prima di quello tecnico. La pallacanestro insegna che ogni partita può scrivere una storia a sé. Ora tocca a noi, metterci la giusta volontà per renderla più bella possibile”.

Comments are closed.