PARITA’ DI GENERE, MAZZARANO (PD): DALLA DESTRA DURO OSTRUZIONISMO”

Il consigliere regionale dopo l'ultimo Consiglio: "Penalizzate le donne"

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“Il centrodestra pugliese ha messo in campo un durissimo ostruzionismo per paura di vedersi annullate liste composte da soli uomini”.
Lo ha dichiarato il consigliere regionale del Pd, Michele Mazzarano, denunciando come l’unica preoccupazione della destra è stata quella di non vedere stravolte le loro  liste piene zeppe di uomini ostacolando, con ogni mezzo, la norma sul rispetto obbligatorio del rapporto 60/40 tra i generi nella compilazione delle liste pena la loro inammissibilità.
“Si è trattato di un comportamento che non ha consentito all’intero consiglio di votare la norma sulla doppia preferenza e l’unico emendamento coerente con la partecipazione delle donne alle consultazione elettorale garantendone una presenza adeguata. Basta ricordare che tale adempimento normativo sul 60/40 è legge nelle Regioni Campania ed Emilia Romagna.
Appena Raffaele Fitto ufficializzerà nomi e candidati nelle proprie liste, – ha aggiunto Mazzarano – tutti potranno verificare il grande bluff messo in campo.
“I conti sono semplici – ha spiegato il consigliere de Pd – e infatti il rispetto dei rapporti tra i generi 60/40 porterebbe a candidare 20 donne in ogni lista in tutta la Puglia: a Bari almeno 6 donne, a Brindisi almeno 2 donne, nella Bat almeno 2 donne, a Foggia almeno 3 donne; a Lecce 4 e a Taranto 3.
“Sulla verifica di questi numeri che si potrà fare tra qualche giorno, si potrà verificare la reale volontà di tutti i partiti e di tutte le liste e dei loro candidati presidenti al rispetto delle donne e alla promozione della partecipazione delle stesse alla competizione elettorale.
Quella di ieri è una brutta pagina della storia del consiglio regionale e nessuno è immune da colpe e responsabilità – ha concluso Mazzarano – ed ora non ci resta che attendere l’intervento del Consiglio dei Ministri che si sostituirà al consiglio regionale nella introduzione della doppia preferenza. Lo sapevamo e questo rende ancora più grave non esserci riusciti da soli”.

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