LAVORATORI BENI CULTURALI, ASSEMBLEE DI PROTESTA

I sindacati chiedono alle Prefetture di attivare gli osservatori sulla sicurezza

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Presso le sedi ed i siti del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali di Taranto si sono svolte le assemblee in segno di protesta e per ricordare i colleghi morti all’Archivio di Stato di Arezzo.

Dal dibattito si è evidenziata “una preoccupante condizione di disagio per la poca attenzione al sistema della sicurezza sui luoghi di lavoro ed in particolare per la scarsa azione di prevenzione  partecipata e diffusa che dovrebbe improntare l’azione ordinaria delle amministrazioni a salvaguardia della salute e della incolumità dei lavoratori. L’elenco sarebbe infinito di quanto ancora oggi non corrisponde al dettato normativo in materia di prevenzione e  di antinfortunistica , il T.U.  81 del 2008 , e di come in termini finanziari non si destinino le risorse economiche necessarie per gli adeguamenti”.

I sindacati confederali FP Cgil, Cisl FP e Uil PA chiedono “di attivare presso le Prefetture Territoriali l’osservatorio sulla sicurezza degli edifici e dei luoghi di lavoro di tutte le Pubbliche Amministrazioni per consentire il necessario raccordo con i corrispondenti livelli di responsabilità interni alle medesime amministrazioni e per programmare a seconda delle priorità gli interventi urgenti. Nondimeno i nuovi sistemi tecnologici in uso che hanno profondamente modificato l’approccio con le nuove professionalità nell’ambito di una diversa metodologia lavorativa impongono una rivisitazione dei fattori di rischio che andranno riclassificati in quanto vetusti e anacronistici . Sotto questo aspetto è importante  sollecitare una più stretta relazione tra  i datori di lavoro , gli uffici interni di prevenzione e protezione e i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza che dovranno elaborare lo schema dei nuovi fattori di rischio con il concorso dei funzionari dell’INAIL”.

Le assisi assembleari nell’esprimere un profondo sentimento di vicinanza con i famigliari delle vittime di Arezzo chiedono con forza ai vertici del MIBACT e ai responsabili territoriali delle sedi di Taranto e dei siti Provinciali di intraprendere urgentemente e in maniera straordinaria le prassi amministrative sotto forma di protocolli e linee guida settoriali e territoriali per favorire un clima di costante miglioramento delle condizioni di lavoro .

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