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HIAB, TROVATO ACCORDO CON I SINDACATI

UN ANNO DI CASSA E RICERCA DI UN ACQUIRENTE

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È stato definito l’accordo per la vertenza dei lavoratori dello stabilimento di Statte (Taranto) di Hiab Italia, azienda specializzata nelle attrezzature per la movimentazione su strada dei carichi, che ha deciso di delocalizzare. Lo riferisce la Fiom Cgil di Taranto dopo l’incontro in modalità telematica a cui hanno partecipato funzionari del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, del ministero delle Imprese e del Made in Italy e tutte le parti interessate.
I contenuti principali dell’accordo, spiega Patrizio Di Pietro, segretario provinciale Fiom, “riguardano il conferimento alla società Vertus dell’incarico di ricerca di possibili soggetti interessati a rilevare il ramo di azienda. A tal proposito la stessa, per il tramite di una sua rappresentante, ha informato le parti della presenza di due manifestazioni di interesse”. La cassa integrazione avrà la durata di 12 mesi a partire da martedì 11 marzo, data in cui “si terrà il relativo esame congiunto nella sede della Regione Puglia, con integrazione – specifica Di Pietro – del trattamento attraverso il pagamento dei ratei (tredicesima, ferie e permessi) e di una ulteriore cifra in modo tale da garantire ai lavoratori un importo pari alla retribuzione fissa netta che avrebbero percepito in caso di svolgimento dell’attività lavorativa”.
Altro punto dell’accordo riguarda la possibilità di trasferimento di 25 unità, su base volontaria, nel sito di Minerbio, in provincia di Bologna, “con la corresponsione di un incentivo pari a 10mila euro e il pagamento di un alloggio per un periodo massimo di 90 giorni”. Infine, l’esodo volontario incentivato: questo avverrà, conclude il sindacalista, “attraverso il pagamento di una somma lorda pari all’equivalente di 10 mensilità e di ulteriori 800 euro a fronte della dovuta transazione sul rapporto di lavoro, con la integrazione della Cigs prevista per il personale non rientrante tra i pensionandi”.

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