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MIRACOLO A BARI, ROSALIA E’ VIVA

TROVATA TRA LE MACERIE L'ANZIANA RIMASTA SEPOLTA DAL CROLLO DEL PALAZZO

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Dopo 24 ore di scavi tra le macerie della palazzina crollata in via Edmondo De Amicis, una voce flebile ha riacceso la speranza: Rosalia De Giosa, la 74enne dispersa nel disastro, è viva. I vigili del fuoco sono riusciti a stabilire un contatto con lei. La donna si troverebbe nel vano scale, dove probabilmente aveva cercato riparo nel tentativo di fuggire. Il recupero si preannuncia complesso e potrebbe richiedere ancora molte ore.

Il crollo e le indagini

L’edificio, dichiarato inagibile dal 24 febbraio 2024 per problemi strutturali, era stato sgomberato e i lavori di adeguamento erano iniziati solo pochi giorni fa. Poco prima delle 19.00 di mercoledì 5 marzo, il cedimento improvviso ha ridotto in macerie il palazzo di cinque piani, mentre alcuni operai erano impegnati nelle verifiche dopo aver notato crepe sospette.

La Procura di Bari ha aperto un’inchiesta per crollo colposo a carico di ignoti, coordinata dal procuratore aggiunto Ciro Angelillis e dalla pm Carla Spagnuolo. Gli investigatori stanno valutando se il crollo sia stato causato dai lavori in corso, come ipotizzato dal direttore generale del Comune di Bari, Davide Pellegrino.

I soccorsi e la speranza

Sul posto operano 19 squadre dei vigili del fuoco, supportate da unità specializzate provenienti da Foggia, Avellino, Caserta, Salerno, Napoli e Lecce, oltre al soccorso alpino e speleologico con droni e unità cinofile. Dopo ore di ricerche nel punto dove il cellulare della donna aveva agganciato il segnale, finalmente è stato individuato il punto esatto in cui si trova.

L’edificio crollato era l’unico tra i 200 esaminati nel 2024 a essere stato dichiarato pericolante. Ora si attendono ulteriori sviluppi sulle cause del disastro e sulla sorte della donna, mentre i vigili del fuoco continuano a scavare con tutte le forze per salvarla.

Emergenza e misure di sicurezza

Nel frattempo, il sindaco di Bari, Vito Leccese, ha disposto la chiusura del Municipio II, che confina con la palazzina crollata. L’accesso sarà consentito solo alle forze dell’ordine e ai tecnici comunali. Anche gli altri edifici vicini sono stati sgomberati per garantire la sicurezza dei residenti.

Dopo il crollo, è stato attivato il Centro Operativo Comunale (Coc), che ha predisposto l’accoglienza per i nove nuclei familiari sfollati in una struttura alberghiera. Il settore Welfare del Comune ha messo a disposizione un team di psicologi per il supporto agli sfollati e ha coordinato il recupero di beni di prima necessità.

L’Amiu sta effettuando la nebulizzazione di acqua per ridurre la dispersione di polveri, mentre l’Acquedotto Pugliese ha fornito autobotti e sacche d’acqua per i condomini rimasti senza approvvigionamento.

Appello per la riqualificazione edilizia

Nicola Bonerba, presidente di Ance Bari e BAT, ha sottolineato la necessità di una riflessione sulla riqualificazione del patrimonio immobiliare vetusto. Ha invitato i Comuni a recepire la legge regionale 36/2023, che favorisce interventi di edilizia residenziale sociale e miglioramenti antisismici ed energetici.

Bonerba ha ribadito l’importanza di processi di rigenerazione urbana, indicando quartieri come Libertà, Carrassi e San Pasquale come prioritari per interventi di riqualificazione. “Stiamo parlando di una sfida ambiziosa per l’intero Paese, che potrebbe innescare un percorso virtuoso di rinnovamento urbano”, ha dichiarato.

Le operazioni di soccorso e messa in sicurezza dell’area proseguono senza sosta, mentre la città di Bari si stringe attorno alle famiglie colpite da questa tragedia.

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