CONDANNA DEFINITIVA PER L’EX BOMBER DI PALERMO E JUVE, FABRIZIO MICCOLI

Dovrà scontare tre anni e sei mesi per estorsione aggravata dal metodo mafioso

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L’ex calciatore del Palermo Fabrizio Miccoli, salentino, dovrà scontare 3 anni e 6 mesi di carcere per estorsione aggravata dal metodo mafioso.

Lo hanno stabilito i giudici della seconda sezione penale della Cassazione, confermando la sentenza decisa nel gennaio 2020 dalla Corte di Appello di Palermo.

Il calciatore, anche ex Juventus, si è consegnato intorno alle ore 13.00 di oggi – 24-11-2021 – al carcere di Rovigo.
Miccoli era accusato di avere commissionato a Mauro Lauricella, figlio del boss della Kalsa Antonino detto “u scintilluni” – che sta già scontando in carcere una pena di 7 anni – il compito di recuperare 12mila euro dall’imprenditore Andrea Graffagnini, titolare della discoteca Paparazzi, per conto dell’ex fisioterapista del Palermo Giorgio Gasparini, il quale si sarebbe rivolto proprio a Miccoli. Quest’ultimo, aveva coinvolto Lauricella con il quale era in rapporti d’amicizia quando indossava la maglia del Palermo.
Agli atti dell’inchiesta anche alcune intercettazioni tra Miccoli e il figlio del boss della Kalsa: il giocatore definì Giovanni Falcone “quel fango” mentre stava aspettando l’amico in via Notarbartolo, nei pressi della casa dove abitava il magistrato. Per queste parole, Miccoli si scusò pubblicamente tra le lacrime.

“Ho appena saputo che un mio ex compagno di squadra, nonché mio capitano, ma soprattutto un fratello, domani andrà in carcere – ha commentato su Facebook Moris Carrozzieri, ex compagno di Miccoli in rosanero -. Purtroppo questa è l’Italia. Capitano, rimarrai sempre un uomo vero e pulito come ti conosco io. Non rovineranno mai la tua immagine. Ti voglio bene nanetto mio”.

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