CARABINIERI, IL BILANCIO DEI CONTROLLI DI PASQUA

C'è stato un sostanziale rispetto delle restrizioni da parte della cittadinanza

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Ingente lo spiegamento di uomini e mezzi attuato dal Comando Provinciale dei CC di Taranto da sabato 11 a lunedì 13 aprile al fine di verificare il rispetto delle restrizioni straordinarie introdotte dal governo per impedire la diffusione del COVID 19 nel corso delle festività Pasquali ma anche al fine di dissuadere colori i quali, invogliati dalle gradevoli condizioni climatiche, intendevano raggiungere i litorali o le seconde abitazioni o semplicemente parenti e amici con cui trascorrere il weekend.

Oltre 100 uomini al giorno hanno ininterrottamente pattugliato l’intero territorio provinciale, da Laterza ad Avetrana, da Martina Franca a Leporano, attivando posti di controllo rinforzati e/o posti blocco effettuando un vero e proprio filtraggio dell’intero flusso veicolare sia sulle principali arterie stradali (SS 106dir, SS 100, SS 7 “Appia”), sia all’ingresso delle più rinomate località turistiche (Martina Franca, Chiatona, Castellaneta Marina, Ginosa Marina, Torre Colimena, San Pietro in Bevagna, Campo Marino e Marina di Pulsano), nonché naturalmente in tutto il reticolato viario del Capoluogo jonico.

Nel complesso, è stato riscontrato un sostanziale rispetto delle restrizioni da parte della cittadinanza, che in questo frangente ha dimostrato senso civico e consapevolezza dell’importanza di limitare gli spostamenti onde evitare la diffusione del virus. Lo scenario che si è prospettato innanzi ai militari è stato perlopiù quello di litorali deserti e zone di villeggiatura disabitate.  Non sono mancati casi di riscontrata inosservanza, tuttavia di trascurabile incidenza dato il basso numero dei contravventori.

D’altra parte però l’Arma jonica si è anche prodigata per prestare aiuto a chi invece non aveva modo di spostarsi dalla propria abitazione, come nel caso dei militari della Stazione di Talsano e di Ginosa Marina, che ancor prima dell’inizio delle festività, rispettivamente hanno consegnato a domicilio la pensione ad un’anziana del luogo ei buoni pasto a una famiglia bisognosa.

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