UILM: “PREOCCUPATI PER I PAGAMENTI DI ALCUNE AZIENDE DELL’APPALTO ILVA”

L'ALLARME DEI SEGRETARI SPERTI E AMATOMAGGI

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Grande preoccupazione da parte del segretario della Uilm Taranto Davide Sperti e del segretario dell’appalto Cosimo Amatomaggi sul pagamento degli stipendi fine anno ai lavoratori di alcune aziende dell’appalto. Questa la nota integrale:

Sul finire dell’anno, segnaliamo con preoccupazione ritardi nei pagamenti delle attività svolte da alcune aziende dell’appalto siderurgico dell’ex Ilva – Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria. Questo differimento nel saldo delle fatture emesse può compromettere la stabilità dei lavoratori e delle loro famiglie. La situazione ci preoccupa ancor di più perché si avvicina il mese di dicembre: temiamo che possano esserci nuovi disagi per i lavoratori e vorremmo evitare un ulteriore Natale con ritardi nei pagamenti degli stipendi e delle tredicesime.

La situazione riguarda già molte aziende, alcune di queste essenziali per quanto riguarda i servizi e i lavori forniti dalle imprese dell’indotto. I pagamenti – fino a poco tempo fa a 30-60 giorni dalla fattura – non sono più rispettati e si stanno allungando i tempi: ci sono fatture emesse non pagate. A questo si aggiungono i problemi delle aziende non bancabili, che non hanno avuto la possibilità di recuperare i crediti dell’80 per cento garantiti dalla legge dello Stato (che ha permesso di recuperare le somme tramite Sace); si tratta di aziende che sono per questo ancora di più in difficoltà. Nel non lontano mese di settembre avevamo, con cautela, commentato positivamente lo sblocco dei bonifici, ma avevamo anche detto che non bisognava abbassare la guardia, chiedendo serietà e trasparenza per la gestione complessiva dello stabilimento, garanzie sulla puntualità dei pagamenti, assicurando il nostro impegno nel vigilare, per normalizzare l’appalto. Oggi, a pochi mesi, ci ritroviamo a dover segnalare nuovi slittamenti nei pagamenti di numerose aziende. In generale, riscontriamo in alcuni casi il mancato pagamento delle ultime fatture e temiamo che, a pagarne di più, purtroppo, possano essere come sempre i lavoratori.

È assolutamente necessario che si torni nel rispetto delle regole nei pagamenti. La situazione può ripercuotersi sui lavoratori. Si tratta, in tutto, di circa 4000 persone, suddivise in varie aziende, a larga maggioranza con contratto metalmeccanico, ma anche di altre categorie lavorative. Intanto, proseguono i nuovi affidamenti di lavori alle aziende, però a questo non corrisponde una puntualità nei pagamenti dei lavori già effettuati. Così, la situazione rischia di bloccarsi a grave danno per le persone. Attendiamo un segnale forte e rapido, affinché nell’imminente mese di dicembre non si ripeta la stessa situazione avvenuta negli scorsi anni.

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