TARANTO, RAPINA A COLPI DI ARTI MARZIALI: UN ARRESTO DELLA POLIZIA

Il brutto episodio in via Leonida. Recuperata l'arma del delitto: “nunchaku”

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Sono le prime ore del mattino quando le Volanti intervengono in via Leonida: la segnalazione parla di  una persona aggredita, in gravi condizioni.

I poliziotti trovano un uomo riverso per terra privo di sensi. Dalla testa con copiose perdite di sangue. Sul posto c’è anche personale del 118 che, immediatamente, presta le prime cure e lo trasporta presso il pronto soccorso del SS.Annunziata.

La vittima, nonostante i colpi ricevuti, si mantiene lucida e racconta  agli agenti che, mentre a terra a causa dei colpi subiti, l’aggressore si impossessava della pensione che custodiva nel borsello, circa a 900 euro.

Fondamentali sono inoltre, le indicazioni sull’aggressore che, in breve tempo, viene identificato dai poliziotti che si mettono subito sulle sue tracce. Il ritmo incalzante dell’attività consente di chiudere le ricerche poche ore dopo,  quando l’aggressore viene bloccato mentre sta rientrando a casa.

Nell’abitazione, i poliziotti  trovano l’arma del delitto: sono dei “nunchaku”, utilizzati in alcune discipline marziali orientali. Recuperati anche i 900 euro rapinati poco prima. L’aggressore, un pregiudicato tarantino  di 55 anni, è stato quindi  arrestato per rapina aggravata e, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale del Capoluogo.

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