TAR LEGGE RESPINGE RICORSO CONTRO SCIOGLIMENTO CONSIGLIO TARANTO

Il commento dell'avv. Potenza, legale di alcuni firmatari

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E’ stato respinto dal Tar di Lecce il ricorso presentato da tre ex assessori del Comune di Taranto e da altrettanti ex consiglieri comunali contro lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale e il decreto di sospensione dell’assise da parte del prefetto di Taranto in attesa del decreto definitivo di scioglimento da parte del presidente della Repubblica. Lo rende noto oggi il consigliere regionale della Puglia (lista Popolari con Emiliano), Massimiliano Stellato, che essendo anche  consigliere comunale di Taranto, insieme ad altri 16 consiglieri tra maggioranza e opposizione, ha firmato le dimissioni provocando così la fine anticipata della consiliatura al Comune di Taranto.
“È legittimo lo scioglimento del Consiglio comunale, Taranto può finalmente voltare pagina” commenta Stellato. A fine novembre il Ta  di Lecce, terza sezione, aveva già respinto la richiesta di decisione cautelare monocratica a proposito del decreto del prefetto di Taranto che ha sciolto il Consiglio. Il Tar, in quella circostanza,  non ha ravvisato la necessità di una pronuncia urgente. Per il Tar non vi è  “la presenza dei presupposti di legge per la concessione della invocata tutela cautelare provvisoria presidenziale e, in particolare, di un pregiudizio di estrema gravità ed urgenza per i ricorrenti (amministratori pubblici del Comune di Taranto) tale da non consentire dilazione neppure sino alla data della prossima camera di consiglio della sezione”.
Il Tar  Lecce aveva quindi fissato per il 22 dicembre la camera di consiglio per la trattazione collegiale del ricorso contro il provvedimento del prefetto di Taranto, Demetrio Martino, del  26 novembre scorso, provvedimento col quale è stato anche nominato per la gestione dell’ente locale  il commissario, il prefetto  Vincenzo Cardellicchio. Con il ricorso ai giudici erano state contestate anche le modalità di deposito degli atti notarili con i quali 17 consiglieri comunali su 32 hanno presentato contestualmente le proprie “irrevocabili” dimissioni. Il Consiglio era stato eletto a giugno 2017. Sindaco uscente è Rinaldo Melucci del Pd che ha guidato una giunta di centrosinistra. (AGI)

LA REAZIONE DI ALCUNI FIRMATARI

Questa la dichiarazione dell’avv. Stefano Potenza, legale dei consiglieri firmatari Simili, Fuggetti, Festinante, Pulpo, Cito, Brisci, Ranieri, Casula:

In esito alla camera di consiglio di ieri, 22 dicembre, il TAR Lecce ha respinto, in sede cautelare, il ricorso presentato, da alcuni assessori e consiglieri della maggioranza dell’ex Sindaco di Taranto Melucci, contro la Presidenza del Consiglio e la Presidenza della Repubblica, ed ha confermato la nomina del Commissario Prefettizio dr. Cardellicchio, nonché dei suoi subcommissari, conseguente alla sospensione del consiglio comunale ionico, cosi come disposta dal Prefetto di Taranto, in data 26 novenbre 2021. Tale sospensione è stata confermata come atto necessario ad assicurare il governo del capoluogo ionico, sino alle prossime elezioni, previste per la prossima primavera.
Il TAR Lecce, come è dato leggere dalle motivazioni dell’ordinanza appena pubblicata, ha statuito che la sospensione prefettizia è un atto sempre dovuto in seguito alle dimissioni contestuali di ben 17 consiglieri, ovvero della maggioranza del Consiglio Comunale.
Un atto politico ineludibile che ha permesso di rigettare ogni tentativo di “caccia all’errore” perché inidoneo a sminuire il giudizio di disvalore conseguente alle dimissioni di oltre la meta dei consiglieri dell’assise jonica.

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