“SBUROCRATIZZIAMO TUTTO O SARA’ LA FAME”

La proposta dei consiglieri regionali Fabiano Amati, Sergio Blasi, Gianni Liviano e Donato Pentassuglia

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“O sfregiamo la burocrazia oppure sarà la fame. Subito un provvedimento amministrativo su autocertificazione generalizzata e unico decisore. In mancanza, nella prima occasione utile, presenteremo una norma, perché non abbiamo intenzione di restare in silenzio e renderci complici di un prevedibile scempio di lavoro e di speranze”. Lo dichiarano i consiglieri regionali Fabiano Amati, Sergio Blasi, Gianni Liviano e Donato Pentassuglia.

“Disporre l’impiego di centinaia di milioni, come i 450 regionali, e sottoporli – spiegano – a una giuria impettita e con stipendi mensili assicurati, composta in media da almeno tre burocrati, assistiti da tre sotto-burocrati ciascuno, per un totale di dodici controllori che finiscono per controllarsi tra loro, significa ottenere risultati opposti al problema che si vuole risolvere – puntualizzano i Consiglieri –. Si parte, cioè, per spegnere il fuoco e ci si ritrova a soffiarci sopra. Qua non c’è nessuna persona o settore che non abbia subito gli effetti della crisi e che non abbia il diritto di ottenere il sostegno possibile nel tempo di un clic. L’annuncio di una qualsiasi manovra milionaria non ha credibilità sino a quando non si trasforma in accrediti sul conto corrente”.

“Dobbiamo perciò combattere aspramente contro la tendenza burocratica a moltiplicare i procedimenti”, aggiungono i quattro consiglieri regionali. “Un fenomeno ormai tribale, considerato – sottolineano – il livello tecnologico raggiunto, e ampiamente conosciuto sotto il nome della legge di Parkinson: ‘Il lavoro si espande fino a occupare tutto il tempo disponibile; più è il tempo e più il lavoro sembra importante e impegnativo’. Dunque, poiché è tutto noto e non ci sono più giustificazioni in grado di reggere di fronte all’emergenza, salvo giustificare un intollerabile senso di disumanità, proponiamo di dichiarare concluso con una delibera della Giunta regionale il tempo di studi, convegni, istanze, integrazioni, verifiche, piani, programmi, tavoli, task force, commissioni ecc., con la più grande sburocratizzazione regionale nei pagamenti e nei procedimenti. Diversamente – dichiarano infine – proporremo una norma alla prima occasione utile, per sancire la nostra dissociazione a ogni forma di eccesso burocratico”.

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