MARTINA, L’AFFONDO DI MARRAFFA (FI): “COMMERCIO, GARANTIRE A TUTTI GLI STESSI DIRITTI”

Il coordinatore degli azzurri: "Abusi di potere anche per il Piano di assetto idrogeologico"

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Qui di seguito una dichiarazione del coordinatore cittadino di Forza Italia a Martina Franca, Michele Marraffa:

“Le ultime vicende politiche mettono in evidenza una serie di questioni. Innanzitutto un conflitto di interessi che coinvolge diversi esponenti politici, in merito alla discussione sul regolamento del commercio e Documento strategico del commercio. Su questo aspetto l’Amministrazione deve mettere ordine, altrimenti è chiaro che saranno le autorità competenti a farlo. Non è ammissibile che ci siano situazioni di questo tipo senza che nessuno muova un dito.

La diffida inviata al Prefetto da parte dell’opposizione, a seguito della volontà dell’Amministrazione comunale di mettere a tacere la discussione sull’argomento regolamento del commercio, è la chiara dimostrazione che si vuole alzare un muro che non vorremmo si trasformasse in un forzare la mano su un procedimento così importante.

Sul piano economico è fondamentale garantire a tutti gli stessi diritti, a quegli investitori che intendono insediarsi sul territorio e a coloro che invece già sono qui. Altrimenti il rischio è quello che altri imprenditori vadano via dalla nostra città, un processo a cui stiamo già assistendo già da anni, senza alcun intervento da parte della politica locale. Il sindaco evidentemente non ha questa percezione, perché non sa quanto sia difficile oggi fare impresa a Martina e come si facciano a pagare gli stipendi ai lavoratori.

Sul Piano politico, infine, assistiamo a un progressivo indebolimento del ruolo del Consiglio comunale. Il Piano di assetto idrogeologico non l’ha approvato l’Autorità di Bacino, ma è stato fatto dalla Giunta, la quale si è sostituita sia all’Autorità di Bacino e sia al Consiglio comunale. Ma la gestione del territorio è una prerogativa che appartiene agli indirizzi propri del Consiglio comunale, pertanto ritengo che ci sia un abuso di potere da parte dell’esecutivo”.

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