DEPRESSIONE, PATOLOGIA SEMPRE PIU’ GRAVE: FOCUS A PULSANO

Associata all’ansia, ne soffrono oltre 3,5 milioni di italiani. La psicoterapeuta Scilla Battiato: “Per la cura, i farmaci non bastano: più attenzione dalle istituzioni e dal sistema sanitario nazionale”

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Di Paolo ARRIVO

Sono mali ancora sottostimati. Dei quali non si percepiscono le ricadute drammatiche, nella vita della persona e delle comunità. Come se esistessero mali di serie A, come le patologie tumorali, e mali di serie B, quali la depressione e l’ansia. Quest’ultime saranno oggetto di chiarificazione all’incontro voluto dall’associazione “La ‘Ngegna onlus”. Si terrà al castello De Falconibus di Pulsano, nella serata di sabato 25 gennaio. Interverranno la geriatra Carmen Menza e il biologo Fernando Cera. All’evento patrocinato dal Comune di Pulsano relazionerà anche la dottoressa Scilla Battiato, psicoterapeuta tarantina, che rispondendo alla domanda de Lo Jonio ne anticipa i contenuti: “L’Organizzazione mondiale della sanità ha stimato che quest’anno la depressione sarà la seconda patologia più diffusa al mondo dopo le malattie cardiovascolari: solo in Italia si contano oltre 3,5 milioni di malati. Un grosso ostacolo alla cura di ansia e depressione, che possono essere patologie seriamente invalidanti per la vita di un individuo, è proprio quel sentire comune che fatica a considerarle come reali patologie, che possono necessitare del supporto terapeutico di un professionista”. E quando finalmente vengono riconosciute, “la vergogna e la paura del giudizio altrui giocano da ulteriore ostacolo ad un approccio terapeutico al problema che quindi viene per lo più affrontato esclusivamente con trattamenti farmacologici, talvolta fai-da-te. Questo approccio elimina i sintomi ma spesso non le cause ed espone al rischio di ricadute una volta interrotti i farmaci”. La cura: “È necessaria un’evoluzione culturale ma anche, visti i dati dell’Oms, una maggiore attenzione delle istituzioni e del Sistema sanitario nazionale al bisogno di supporto ed assistenza psicologica, messo spesso in secondo piano rispetto al trattamento medico della patologia organica”. “Non esistono condizioni di serie A o di serie B – chiosa la psicoterapeuta – non si curano le malattie, ma è necessario dapprima ascoltare, poi comprendere ed infine curare l’essere umano nella sua completezza”. Quanto alle cause, sono tante le variabili che incidono in modo importante: studi recenti attestano la correlazione tra ansia, depressione e gli stravolgimenti climatici.

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