TURCO (M5S): “ALLARME LAVORO A TARANTO E LECCE”

LA RIFLESSIONE DEL PRESIDENTE DEL MOVIMENTO 5 STELLE

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“Spaventa e non poco l’aumento del 23% del ricorso alla cassa integrazione su base nazionale, relativo ai primi nove mesi del 2024; diretta conseguenza del calo della produzione industriale di oltre 20 mesi consecutivi dovuto alla mancanza di visione del Governo Meloni, che nulla ha fatto per tutelare il Made in Italy e i lavoratori. Fra i settori più colpiti vi sono il tessile, il calzaturiero, l’abbigliamento, il conciario ma, soprattutto, il meccanico. L’assenza di politiche strutturali a sostegno della produttività sta conducendo il Paese verso il baratro e Taranto non poteva che aggiudicarsi la medaglia di bronzo in quanto al totale di ore di cig autorizzate da gennaio a settembre 2024. Ad esser pignoli, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, si segnala un -5,6%: un dato che, tuttavia, lascia invariata la disastrosa condizione economico-sociale della provincia ionica, con 200,9 ore di cig autorizzate per ogni impresa registrata. Restando in Puglia, spicca negativamente anche il dato di Lecce, prima provincia in Italia per lo stock di ore di Cig autorizzate quest’anno, con un totale che supera i 5 milioni e un terrificante +274,7% rispetto al 2023. Dinnanzi a questi dati e a quelli di tante altre province, da Palazzo Chigi dovrebbe levarsi un generale mea culpa senza condizioni di sorta. Intanto, ricordiamo al Governo Meloni la proposta emendativa del M5S alla Legge di Bilancio, con cui si introduceva il “contributo per il sostegno al reddito” a beneficio di coloro che sono in cig a partire dal 1° novembre 2024. Tale misura prevederebbe un’integrazione salariale che, sommata alla cig, non supererebbe i 1800 euro, riconoscendo una cifra fra i 300 e i 400 euro mensili in più per ogni lavoratore, ridando dignità a tante famiglie abbandonate a un destino ignoto”. Lo afferma in un comunicato stampa il Sen. Mario Turco, Vicepresidente del MoVimento 5 Stelle, nonché Coordinatore del Comitato Economia, Lavoro e Impresa.

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