“TORNEREMO: E SARA’ ANCORA PIU’ BELLO”

lettera aperta dell'assessore Fabiano Marti agli spettatori del Fusco. E non solo

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera dell’assessore alla Cultura e Sport del Comune di Taranto, Fabiano Marti, indirizzata agli spettatori del teatro Fusco.

 

Mi rivolgo a tutti voi che in questi giorni state telefonando e scrivendo ininterrottamente al Teatro Comunale Fusco per chiedere informazioni sulla riapertura, sul recupero degli spettacoli in programma o solo per far sentire la vicinanza a chi in quel teatro ci mette ogni giorno l’anima. Siete davvero in tanti: abbonati alla stagione teatrale, appassionati di musica, semplici fruitori anche di passaggio di quel luogo meraviglioso.

Mi rivolgo a voi a nome di tutta la squadra del Teatro Comunale Fusco: il direttore Michelangelo, l’instancabile Cristina, il prezioso Derio e l’infaticabile Antonio. Tutte persone che, sin dal primo momento, hanno sposato con amore e dedizione questo importante e ambizioso progetto che il Sindaco Rinaldo Melucci ha voluto affidarci, dandoci la grande responsabilità di gestire il primo teatro comunale di Taranto, se pur con la preziosa collaborazione del Teatro Pubblico Pugliese.

Voglio che sappiate che la vostra vicinanza e il vostro affetto ci riempiono il cuore e, soprattutto, ci fanno capire ogni giorno quanto importante sia il nostro lavoro per voi, quanta responsabilità ci sia nello svolgerlo e quanta bellezza si respiri nella nostra città. Il vostro abbraccio virtuale è il nostro carburante, quello che ci permette, nonostante la grande fatica, di continuare a programmare cose belle, per voi e per noi.

Chiudere il Teatro Fusco da un giorno all’altro, senza neanche avere il tempo di metabolizzare l’idea, è stato tragico per tutti noi esattamente come – ce ne stiamo rendendo conto – lo è stato per tutti voi.
Ma voglio che sappiate che non abbiamo alcuna intenzione di fermarci o di farci sopraffare dalla tristezza e dallo sconforto, perché io e il direttore, così come il resto della squadra, stiamo lavorando ogni giorno, con il fondamentale appoggio del Sindaco Melucci, perché il Teatro Fusco, quando riaprirà, sia ancora più forte di prima. Al di là di come andrà la stagione in corso, dell’eventuale recupero o meno degli spettacoli e dei concerti programmati, ci stiamo confrontando senza risparmiarci, stiamo partorendo nuove idee, stiamo costruendo il futuro. Un esempio su tutti: la stagione teatrale 2020/2021 è quasi pronta, e vi assicuro che sarà di livello ancora più alto delle precedenti, con i nomi più importanti del panorama teatrale italiano. Stessa cosa avverrà per la stagione musicale, ve lo promettiamo, e un po’ ve lo dobbiamo.

Quello che stiamo vivendo in questi giorni ha dei risvolti terribili, ma io sono un ottimista per natura e sono convinto che tutto passerà e riprenderemo a vivere la nostra vita con maggiore consapevolezza, apprezzando ancora di più quello che, fino a pochi mesi fa, ci sembrava normale. Tornare in teatro, in tutti i teatri, ma soprattutto nel nostro teatro comunale, sarà un’emozione enorme, una gioia infinita.
Ne approfitto, inoltre, per abbracciare con affetto tutti i teatranti della città, costretti, con enorme sofferenza, a non esprimere il loro amore per questa incredibile arte, nonché tutti coloro che gestiscono con grande passione i piccoli teatri della città. Ma permettetemi di stringere forte soprattutto i miei amici Adriano e Luciano Di Giorgio, i due fratelli proprietari del Teatro Orfeo che tanto hanno investito in quel gioiello che, in qualche modo, appartiene a tutti noi. Abbiate pazienza, tutto questo passerà.

Noi che viviamo di teatro abbiamo sempre vissuto un anno avanti rispetto agli altri, abituati a programmare sempre per la prossima stagione, perché quella in corso è già cosa fatta. Per cui nessuno più di noi può avere la capacità di proiettarsi in avanti, di pensare al futuro, che poi è quello che caratterizza l’azione amministrativa del sindaco Melucci. Il passato è già alle spalle, cominciamo tutti insieme a programmare i nostri abbracci futuri, magari in un teatro, fra il primo e secondo atto di un grande spettacolo.

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