Plenitude

TARANTO, SCIOLTO IL CONSIGLIO COMUNALE. MELUCCI A CASA

PROBABILE VOTO L'11 MAGGIO

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Sciolto il Consiglio Comunale di Taranto. Le 17 firme necessarie sono state raccolte dalle opposizioni di centrodestra e centrosinistra e presentate all’Ufficio Protocollo del Comune in via Plinio.

Parole dure e toni accesi del sindaco Rinaldo Melucci che ha puntato il dito contro atteggiamenti ambigui all’interno del Consiglio comunale, in fase di scioglimento.

“Consiglieri che improvvisamente cambiano atteggiamento senza alcuna motivazione”, ha dichiarato, il primo cittadino insinuando che dietro certe scelte possano esserci pressioni estranee alla politica. Melucci ha evocato il cosiddetto “asse Bari-Taranto”, lasciando intendere la necessità di un’indagine su dinamiche che, a suo dire, penalizzerebbero il territorio.

Secondo il sindaco, il vero nodo è culturale: “Questa città non riesce mai a lavorare serenamente. La decisione democratica non viene mai rispettata”. Ha poi denunciato una “schizofrenia politica” che favorirebbe interferenze esterne, citando Bari e Roma come centri di potere in grado di condizionare le scelte locali.

Le conseguenze? Per il primo cittadino, sarebbero evidenti: “Non lamentiamoci poi se non riusciamo a portare a casa l’università, l’aeroporto e altre infrastrutture fondamentali”. Un’amara riflessione sulle difficoltà di Taranto nel rivendicare il proprio sviluppo, mentre il sindaco ribadisce il suo impegno per progetti concreti, anche a livello nazionale.

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