TARANTO, MERCATO: TUTTI I NOMI SONDATI DAL DG LUCCHESI

Il mercato dei rossoblu entra nel vivo

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Carmine Gautieri è solo il primo tassello del mosaico Taranto. La scelta dell’allenatore è stata la prima mossa del dg Fabrizio Lucchesi, al quale ora spetta il compito di tornare sul mercato per ricostruire una squadra decimata dagli addii e con un umore mesto e languido. Il trait d’union dei nuovi acquisti è stato tracciato ieri, nel corso della conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico: una rosa capace di amalgamare la freschezza dei giovani e lo spirito di rivalsa degli esperti.

Il primo rinforzo sarà Mattia Del Favero, portiere classe ’98 proveniente dalla SPAL, con un trascorso nelle giovanili della Juventus. Ad affiancarlo potrebbe essere un estremo difensore più esperto come Pasquale Pane. Non è esclusa la pista Dino Rendic, portiere ventiduenne della Virtus Mola.

In difesa, invece, l’ago della bilancia pende in base al futuro di Antonio Ferrara e Patrick Enrici. Entrambi sfuggiti al marasma generale, sono finiti sui taccuini rispettivamente di Cosenza e Avellino. La dirigenza ionica, intanto, avrebbe messo nel mirino lo svincolato Michele Fornasierfree agent dopo tre stagioni al Monopoli. Il sostituto di Ferrara, invece, potrebbe essere Gabriele Ingrosso, terzino classe 2000 considerato non incedibile dall’Audace Cerignola.

La vera rivoluzione avverrà in mezzo al campo, dove occorrerà rimpiazzare giocatori come Cerretelli e Calvano. In zona mediana restano in auge i nomi di Demetrio Steffè, reduce dall’esperienza al Potenza, e Manuel Llano, argentino classe ’99 dell’Avellino.

Capitolo attaccanti. A breve, il club rossoblu dovrebbe annunciare il ritorno di Giuseppe Giovinco. Il fantasista tornerebbe in riva allo Ionio dopo aver pellegrinato tra Catania, Francavilla e Fermo. Il reparto, attualmente composto dai soli De Marchi, Capone e Simone, potrebbe arricchirsi con le firme di Salvatore Fusco, 2005 in forza all’Avellino, e Mamadou Tounkara, nell’ultima stagione tra Foggia e Avezzano.

Il Taranto, dunque, resta un cantiere aperto, un quadro in declino da restaurare in fretta in vista della prima esposizione in programma venerdì prossimo a Giugliano.

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