Plenitude

TARANTO, COMUNE DEDICA TARGA A SCOTELLARO

La cerimonia si svolgerà sabato 14 dicembre in via Dante, nei pressi della pista ciclabile

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Alla presenza del sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, e del primo cittadino di Tricarico, Paolo Paradiso, sabato 14 dicembre, alle ore 9.00, sulla pista ciclabile di via Dante (nei pressi del numero civico 283) sarà scoperta una targa stradale intitolata a Rocco Scotellaro, poeta, scrittore e politico lucano (nell’Italia del 1946, a soli 23 anni fu il più giovane sindaco del suo luogo d’origine, Tricarico).

Nel 2023 doppio anniversario del poeta lucano, cento anni dalla nascita a Tricarico (19.04.1923) e settanta anni dalla morte (15.12.1953) avvenuta a Portici, è stato organizzato un fitto calendario di celebrazioni di questo socialista e poeta lucano, simbolo del riscatto del Mezzogiorno. La sua azione coniugava la concretezza della politica con l’idea dell’emancipazione culturale.

Scotellaro è stato un modello in tempi recenti, la cui azione richiama l’impegno del tarantino Alessandro Leogrande, ultima voce del nostro meridionalismo spezzata da una morte prematura a 40 anni. Basterebbe leggere solo il suo Uomini e caporali. Viaggio tra i nuovi schiavi nelle campagne del Sud (Mondadori, 2008) per scoprire similitudini con l’opera culturale e politica di Scotellaro.

Nel 1946, all’età di 23 anni viene eletto sindaco di Tricarico (il più giovane primo cittadino italiano) e, nello stesso anno incontra per la prima volta Manlio Rossi Doria e Carlo Levi, che Rocco indicherà come suo mentore. Nel 1950, a seguito di una vicenda giudiziaria andò in carcere per 45 giorni (nella cella n. 7 del vecchio carcere di Matera, oggi a lui intitolata), ma fu assolto con formula piena per non aver commesso il fatto. Quell’episodio contribuì a spingerlo a lasciare l’attività politica per dedicarsi maggiormente a quella letteraria, senza trascurare il suo impegno per i diritti del popolo meridionale.

Fu tra i maggiori promotori della Riforma Agraria, approvata il 24.03.1950, qualche mese dopo la sua scarcerazione. Sua caratteristica principale in ambito politico è stata la volontà di coinvolgere la popolazione per la soluzione dei problemi, come dimostra la fondazione dell’Ospedale Civile di Tricarico nel 1947, realizzato con il contributo economico e umano dei suoi concittadini tricaricesi e di quelli emigrati negli USA, Venezuela, Brasile e con il sostegno dell’allora vescovo di Tricarico, Mons. Delle Nocche che gli cedette un’ala del palazzo vescovile per sistemare i primi 40 letti dell’Ospedale. Era il terzo ospedale in tutta la Basilicata, oltre a quelli di Potenza e Matera.

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