E così, all’alba di oggi, 8 giugno 2021, l’Incrociatore Vittorio Veneto, è passato dal Canale al rimorchio per iniziare il suo ultimo viaggio verso un cantiere turco che se l’è aggiudicato per demolirlo. Vedere per l’ultima volta una Nave cui molte generazioni di Tarantini erano affezionati fa tristezza. Ma anche le navi, nascono, vivono e possono morire di vecchiaia! D’altronde, il Veneto si era cercato di trasformarlo in nave museo negli anni passati, senza tuttavia riuscire a realizzare il progetto, sia per la mancanza di soggetti privati interessati a gestirlo economicamente, sia per la difficoltà di bonificare l’amianto. Ora il posto di ormeggio alla Banchina frigoriferi della Stazione torpediniere resterà vuoto. Presto non ce ne accorgeremo più, anche perché la Banchina nascerà a nuova vita a seguito della sua cessione all’Autorità portuale ed alla possibile creazione di un acquario. Per evitare che la sua memoria scompaia del tutto, potremmo però ancora raccogliere foto e cimeli da esporre in un piccolo edificio della stessa Banchina adibita a sala storica o, magari, nella Mostra artigiana dell’Arsenale che è destinata ad essere ingrandita. In fondo, il Veneto non è una qualsiasi Unità navale: aveva segnato negli anni Sessanta del secolo scorso la rinascita della Marina, imbarcando generazioni di marinai e compiendo importanti missioni internazionali, non ultima quella di salvataggio dei profughi vietnamiti nel 1979!
Addio per sempre, Vittorio Veneteo!
Foto Marina Militare
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