Il movimento Statte 2.0 si è riunito in assemblea per fare il punto della situazione a otto mesi dalle elezioni amministrative. L’incontro è stato un’occasione per discutere i temi che hanno caratterizzato l’attività del movimento e per ribadire il proprio impegno per il futuro della città.
L’assemblea ha affrontato diverse questioni cruciali per lo sviluppo di Statte, con particolare attenzione alle necessità del territorio e dei suoi cittadini. Tra i temi chiave:
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Il recupero del manto stradale: Il movimento ha sottolineato l’urgenza di intervenire sulle strade dissestate, in particolare nelle traverse di via Carlo Farina, nel quartiere San Girolamo e nelle contrade Sabatini-Vocchiaro.
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La riqualificazione del centro storico: L’abbandono del centro storico è stato definito come un problema grave, che richiede un intervento immediato per rilanciare l’area e restituirla alla comunità.
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La sicurezza degli edifici fatiscenti: Il movimento ha espresso preoccupazione per lo stato di alcuni edifici comunali, dichiarati pericolosi dai vigili del fuoco. La necessità di un intervento urgente per garantire la sicurezza dei cittadini è stata sottolineata.
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Il recupero del teatro di Leucaspide e del CEA: L’incuria e l’abbandono di questi due importanti edifici, che hanno richiesto un investimento di 700.000 euro, sono stati considerati un grave spreco di risorse pubbliche.
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Il completamento della rete idrica e fognante: Il movimento ha ribadito l’importanza di investire in infrastrutture essenziali per migliorare la qualità della vita dei cittadini.
Statte 2.0 ha dedicato particolare attenzione allo sviluppo economico del territorio, puntando su politiche energetiche innovative. In particolare, il movimento ha espresso il proprio sostegno agli insediamenti di impianti fotovoltaici legati alla produzione di idrogeno, con l’obiettivo di creare nuove opportunità di lavoro e di promuovere un modello di sviluppo sostenibile.
L’assemblea ha sottolineato l’importanza della trasparenza e della concretezza amministrativa. Il movimento ha criticato la mancanza di programmazione e di chiarezza da parte dell’amministrazione uscente, in particolare riguardo alla costruzione di una nuova scuola.
“La questione morale è ancora lì e brucia”, ha affermato Luciano De Gregorio, esponente di Statte 2.0. “L’amministrazione uscente ha presentato un progetto per la nuova scuola con un costo iniziale di 2.200.000 euro, per poi scoprire che sarebbero serviti altri milioni di euro. Incapaci o incoscienti, solo che chi è il cittadino?”.
Statte 2.0 ha proposto di utilizzare le risorse ottenute per ridimensionare il progetto, concordando con la scuola cosa realizzare. “Il punto, in definitiva, non è l’idea ma la concretezza amministrativa”, hanno aggiunto De Gregorio e Donato Spezzacatena, altro membro del movimento.
Il movimento ha inoltre criticato la decisione di ristrutturare la scuola Giovanni XXIII per la casa comunale, senza considerare il costo di questo nuovo intervento. “Andatelo a dire ai cittadini di Vocchiaro-Sabatini, ai cittadini del quartiere”, ha concluso De Gregorio.
Statte 2.0 ha ribadito il proprio impegno a lavorare per il bene della comunità, affrontando le sfide del territorio con determinazione e trasparenza. Il movimento ha promesso di continuare a confrontarsi con tutti, sempre nel rispetto dei ruoli, senza mai abbandonare le aule consiliari o le commissioni consiliari.
“Noi siamo qui, abbiamo proposto con forza queste questioni e continueremo ad affrontare le politiche del territorio”, hanno concluso. “Siamo un movimento attivo e vigile, che non si arrende e che si batte per il futuro di Statte”.
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