SPARATORIA A PASQUETTA, UCCISO NIPOTE DEL BOSS TONINO CAPRIATI

L'agguato a Torre a Mare, a sud di Bari. Si salva l'amico che era in auto con la vittima

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Sparatoria nella serata di Pasquetta a Torre a Mare, quartiere a sud di Bari, intorno alle 21. A perdere la vita Raffaelle ‘Lello’ Capriati,

figlio di Sabino e nipote di Tonino Capriati, quest’ultimo boss storico dell’omonimo clan mafioso di Bari vecchia. Secondo le primissime indiscrezioni, l’uomo sarebbe morto dopo essere stato trasportato urgentemente al Policlinico del capoluogo.

L’episodio proprio in via Bari, all’incrocio che va verso Noicattaro e sulla statale 16. Sul posto gli agenti della Squadra Mobile della questura e gli uomini della Scientifica per i rilievi del caso, tutti coordinati dalla Dda. Sarebbero almeno quattro i colpi esplosi e repertati dai poliziotti.

Da una prima ricostruzione fornita agli inquirenti da alcuni testimoni pare che la vittima stesse percorrendo via Bari a bordo della sua auto insieme a un passeggero quando una seconda autovettura si sarebbe avvicinata. Da qui sarebbero stati esplosi alcuni colpi, tre dei quali hanno colpito la vittima al torace e alla testa. Chi era con lui avrebbe avuto la prontezza di fermarsi e chiamare il 118.

Capriati potrebbe essere morto nel tragitto tra Torre a Mare e il Policlinico. Nel nosocomio del quartiere San Pasquale sarebbe arrivata talmente tanta gente vicina all’uomo da rendere necessario l’intervento di ulteriori forze di polizia. Capriati era stato scarcerato qualche tempo fa dopo aver scontato 17 anni per concorso nell’uccisione di Michele Fazio, il 15enne ucciso per errore a Bari vecchia il 12 luglio 2001.

IL SINDACO DECARO

“Quello che è accaduto per le strade di Bari è un fatto gravissimo, per le modalità con cui l’agguato si è consumato, per il fatto che la vittima è un esponente di spicco del clan Capriati e per le conseguenze che questo può generare – dichiara il sindaco di Bari, Antonio Decaro -. Per questo, sin dalle prime ore di questa mattina, sono in contatto con il prefetto e il questore per chiedere la massima attenzione da parte di tutti. La città non può vivere nel terrore dell’attesa di un regolamento di conti tra clan. È importante agire subito per bloccare qualsiasi potenziale recrudescenza. Ringrazio il prefetto che a stretto giro ha convocato per giovedì il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica”.

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