SOSPESI ACCREDITAMENTI ALLA CITTADELLA DELLA CARITA’

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Stop alla Cittadella della Carità: accreditamento sospeso per Poliambulatori e Casa di Cura da parte della Regione e richiesta di dimissione immediata per tutti i pazienti interessati.

E’ questo l’esito clamoroso dell’incontro presso la Task Force regionale per la Vertenza Cittadella della Carità. Il Dipartimento salute della Regione Puglia nella persona della Dott.ssa Memeo, collegata da remoto con il Dott. Nicastro, ha comunicato che nella giornata di lunedì 18 è stata avviata la procedura di revoca delle autorizzazioni con termine di 10 gg per le controdeduzioni, con sospensione immediata di ogni attività del Poliambulatorio e della Casa di Cura.

E’ stata chiesta la  all’azienda la convocazione immediata per domani, mercoledì 20, al fine di gestire le ricadute sui lavoratori. Fp Cgil e Cisl Fp hanno già proclamato assemblea per domani alle 14. Lo stato di agitazione continua.

” Come Cisl – sottolinea Flavia Ciracì, segretaria Cisl Fp – avevamo manifestato da tempo grande preoccupazione sulla questione accreditamenti. Abbiamo visto continue ispezioni da parte di NAS, Spesal, Vigili del Fuoco ma la Fondazione, nella persona del presidente Sibilla, ci ha sempre rassicurato dicendoci che si trattava di inezie. Non abbiamo mai avuto un confronto reale e adesso è arrivata questa doccia fredda. Cisl e Cgil sono state finora in prima linea con una costante attenzione per quello che stava accadendo. Adesso abbiamo bisogno di risposte immediate per tutelare il futuro di 160 lavoratori”.

“Abbiamo appreso – afferma Mimmo Sardelli, segretario generale della FP CGIL di Taranto – dalla viva voce dei responsabili del Dipartimento Salute della Regione che già ieri, con posta certificata, sarebbero stati revocati, con effetto immediato, gli accreditamenti per la clinica e gli ambulatori.

Una decisione che sarebbe scaturita dalle violazioni sulle norme antiincendio e dall’accertata violazione delle norme in materia di tutela e salute sui luoghi di lavoro, a loro volta prodotto dell’incertezza, già denunciata più volte dal sindacato, sul Piano Industriale e soprattutto sull’istanza di composizione negoziata della crisi giacente al Tribunale di Taranto”,

“Era la cronaca di una morte annunciata su cui più volte abbiamo tentato di accendere i riflettori – sottolinea il segretario generale della CGIL di Taranto, Giovanni D’Arcangelo – e che oggi si tramuta in uno tsunami che travolge lavoratori ma anche pazienti e cittadinanza”.

Sono infatti 95 i lavoratori afferenti alle due strutture revocate e circa 30 i pazienti immediatamente coinvolti nella sospensione immediata delle attività in clinica.

“Domani svolgeremo insieme alla CISL un’assemblea dei lavoratori all’interno della Cittadella, ma è chiaro – dice ancora Sardelli – che questa situazione andrà gestita in maniera completamente diversa, perché è l’assenza di chiarezza e trasparenza che ci ha condotto sin qui e ora a pagare sono 95 famiglie”.

“In un territorio in cui la risposta ai bisogni di salute e assistenza è in affanno è innegabile che la nostra preoccupazione riguarda anche i risvolti sociali della vertenza della Fondazione Cittadella della Carità, che per ora tocca Clinica e Ambulatori – dice D’Arcangelo – ma in assenza di risposte adeguate anche sul fronte della sicurezza degli ambienti di lavoro e degenza (antincendio e dispositivi di sicurezza) rischia di compromettere anche il futuro della RSA L’Ulivo dove attualmente sono ospitati 80 pazienti”.

“In quel caso – continua Sardelli – si tratterebbe di fronteggiare il rischio di perdita d’occupazione per ulteriori 56 unità”.

Ora la Fondazione Cittadella della Carità avrebbe 10 giorni per presentare controdeduzioni, ma nel frattempo lo stato di agitazione del personale continua.

Sulla vicenda si registra anche la nota del sindacato FIALS. “La comunicazione – si legge – giunge come una bomba sul tavolo di crisi SEPAC costituito presso la presidenza della Regione Puglia.
Come FIALS abbiamo manifestato la nostra preoccupazione pur in una condizione di sgomento.
Abbiamo richiesto una immediata convocazione e chiederemo anche l’apertura di un tavolo di confronto al Direttore Generale della ASL Taranto.
La situazione è drammatica”.

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