Alle prime luci dell’alba di questa mattina, la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari e reali, emessa dal G.I.P presso il Tribunale di Taranto, su richiesta della Procura tarantina, nei confronti di sette soggetti ritenuti presunti responsabili di reati di associazione per delinquere finalizzata all’intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, nonché al favoreggiamento della permanenza di stranieri irregolari sul territorio nazionale.
I tre presunti organizzatori sono destinatari della misura in carcere, i due presunti partecipi di quella degli arresti domiciliari, mentre altri due sono destinatari del divieto di dimora nel Comune di Taranto.
Le indagini della Squadra Mobile, sotto il coordinamento della Procura di Taranto, sono partite dalla denuncia di furto avvenuto nell’abitazione di un’anziana donna che si serviva delle prestazioni di una badante di origine georgiana.
Le indagini hanno consentito di raccogliere indizi utili a ritenere che, dietro il paravento di un’associazione di promozione sociale, la donna, in qualità di organizzatore, reperiva le donne georgiane (irregolari sul territorio nazionale) disponibili a prestare assistenza agli anziani, le collocava presso appartamenti legati all’organizzazione e, individuato un “cliente” idoneo, gestiva la successiva attività lavorativa.
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