Il primo Maggio è la giornata delle lavoratrici e dei lavoratori, di chi è precario, di chi è in cerca di un lavoro che permetta di autodeterminarsi e di realizzare i propri progetti di vita. E’ la giornata di lotta delle persone che subiscono discriminazioni nei luoghi dl lavoro. E’ la giornata per rivendicare un salario più alto, più servizi e porre fine all’instabilità e alle incertezze. Il Partito Democratico combatte con decisione contro il lavoro povero e afferma il sacrosanto diritto al reddito, a un lavoro giusto e sicuro, sì perché per noi la sicurezza è la tutela che ti permette di poter vivere una vita degna e di non morire per lavorare. Vogliamo rompere l’immorale ricatto del rapporto di lavoro per avere diritto al permesso di soggiorno.
Nei giorni scorsi l’Istat ha presentato i nuovi indicatori del benessere equo e sostenibile, relativi al 2022. La fotografia del Paese è drammatica, perché emerge con forza la pervasività del lavoro precario, che coinvolge in misura prioritaria: giovani, donne, lavoratori e lavoratrici del sud, immigrati, professioni non qualificate e persone con bassi titoli di studio.
Nel nostro sud la rimodulazione dei fondi destinati dall’Unione Europea per ridurre le diseguaglianze con il nord non è più assicurato. Il programma complessivo di investimenti del Piano di ripresa e resilienza è mirato a creare nuove opportunità di sviluppo e crescita, e quindi di lavoro qualificato e certo. Purtroppo assistiamo quotidianamente solo a dichiarazioni che denotano l’incapacità del governo di far atterrare sui nostri territori questi investimenti fondamentali.Oggi il governo approva il cosiddetto “decreto lavoro”, e ci restituisce subito la sua visione. Quella favorevole a garantire prevalentemente una parte, quella dei datori di lavoro: maggiore flessibilità/discrezionalità possibile nell’impiego dei lavoratori, soprattutto per quanto riguarda la gestione del tempo; insomma il lavoro come merce di consumo, precario e senza protezioni. E’ per questo che il Partito Democratico farà dura opposizione insieme ai sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil.
Oggi è una giornata di lotta e di Festa e il nuovo partito Democratico è e sarà presente in tutte le piazze, in tutti i luoghi del lavoro, e in tutte le istituzioni di questo Paese come parte attiva per sostenere le istanze e le battaglie dei lavoratrici e i lavoratori e riaffermare con forza e piena interezza il primo diritto su cui si basa la nostra Repubblica per Costituzione: Il lavoro.
Massimo Serio
Presidente provinciale Pd Taranto
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