Nella giornata di mercoledì 16 novembre, il personale della Capitaneria di porto – Guardia Costiera, sotto il coordinamento della Procura di Taranto, a seguito di una complessa attività di osservazione e controllo del territorio, ha posto sotto sequestro un’area di circa 6000 m2, in uso ad una società con sede legale in Taranto, sulla quale insistevano grandi quantitativi di rifiuti di ogni genere (ferro, plastica, fusti di olio, legna, ecc.) accatastati in modo incontrollato ed abusivo.
A seguito degli ulteriori accertamenti esperiti, il legale rappresentante della società, a cui sono stati contestati diversi reati di natura ambientale legati alla mancanza delle prescritte autorizzazioni per esercitare tale tipo di attività, così come prescritto dalle norme che regolano la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati, è stato deferito alla competente Autorità Giudiziaria.
La costante vigilanza del territorio portata avanti dalle donne e dagli uomini del Comando ionico, ha consentito, ancora una volta, di porre termine ad una illecita condotta, portata avanti per solo scopo di lucro, in spregio di un territorio che è moto sensibile alle tematiche ambientali.
Tali attività di controllo continueranno senza sosta per contrastare in maniera sempre più incisiva condotte illecite a salvaguardia dell’ambiente e dei cittadini di Taranto.
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