Sulla vicenda relativa ai consiglieri supplenti alla Regione Puglia si registrano una serie di interventi per dire “no” alla proposta. Un deciso “no” dai banchi dell’opposizione, ma anche qualche distinguo nella schiera della maggioranza, oltre al “no” di Assostampa ed altri ancora.
CENTRO-SINISTRA
Qui di seguito la dichiarazione stampa del Consigliere regionale Vincenzo Di Gregorio (PD),

presidente II Commissione consiliare Regione Puglia.
“Questo Consiglio regionale e questa Legislatura rischiano di concludersi nel peggiore dei modi, macchiando in maniera indelebile l’operato di tutti, ma in particolare dei gruppi e degli esponenti della maggioranza di centrosinistra che più di altri dovrebbero mostrare sensibilità e attenzione verso chi lavora.
Faccio fatica a comprendere e avallare la proposta di coprire i costi derivanti dall’introduzione della figura del cosiddetto consigliere supplente, tagliando i fondi assegnati ai Gruppi consiliari utilizzati per collaboratori, addetti stampa e altri lavoratori della comunicazione.
Si tratterebbe della perdita di decine di posti di lavoro e di un colpo di spugna al lavoro ed ai progressi compiuti in questi anni per rendere questa delicata attività più professionale e meno precaria. Un colpo di spugna al dialogo costruito con Ordine dei Giornalisti e Associazione della Stampa per mettere ordine alla giungla di collaborazioni e consulenze. Auspico, pertanto, che se questo provvedimento deve trovare compimento, ciò avvenga a carico degli stessi consiglieri regionali e non dei loro collaboratori”.
CENTRO-DESTRA
Renato Perrini (FDI):

“IL NUOVO LEADER DEL CENTROSINISTRA IN PUGLIA, DECARO, VUOLE TOGLIERE SOLDI AI LAVORATORI DEI GRUPPI PER MOLTIPLICARE LE POLTRONE DELLA POLITICA”
“La coalizione di centrosinistra a guida Antonio Decaro, che vorrebbe governare la Puglia, sta mostrando il proprio volto peggiore di quello che abbiamo visto negli ultimi 20 anni: in caso di loro vittoria, tagliare posti di lavoro per moltiplicare le poltrone con i trombati alle prossime elezioni! Quelli che i cittadini hanno scelto di non eleggere siano di centrosinistra sia di centrodestra.
“Il centrosinistra che si riempie la bocca con il salario minimo e con ‘lavoro-lavoro-lavoro’ intende portare in aula un emendamento alle disposizioni del Bilancio 2026 con il quale vengono tagliati i finanziamenti ai gruppi, risorse con le quali vengono assunti giornalisti, avvocati, amministrativi e collaboratori per il funzionamento dell’attività dei consiglieri regionali. Si tratta di posti di lavoro che sarebbero tagliati per accontentare la fame di potere del candidato presidente del centrosinistra, Decaro, che a sfregio della DEMOCRAZIA non vuole eleggere, in caso di vittoria, 29 consiglieri, ma 8/10 in più, con un costo di tre milioni di euro che chiaramente vengono tolti ai giovani e non che prestano lavoro ai gruppi in base a una legge regionale che né Nichi Vendola, né Michele Emiliano avevano mai pensato di toccare, proprio per rispetto dell’autonomia e dell’agibilità dei gruppi consiliari che devono essere messi nelle condizioni di poter funzionare a pieno regime per costruire un’azione di supporto o contrasto al governo.
“Una vergogna senza precedenti che crea 8/10 poltrone fuori tempo massimo, a legislatura scaduta e quindi con la certezza che non essere una norma improrogabile e imprescindibile sarà impugnata dal governo, ma che la dice lunga su quali sono le intenzioni del centrosinistra decariano. Pensavamo che con Emiliano avevamo visto il peggio, ma è evidente che al peggio non c’è mai fine!”
SCALERA. BARI: “NO AL CONSIGLIERE SUPPLENTE, È UNO SPRECO INTOLLERABILE. PRIORITÀ AI POSTI DI LAVORO, NON AI POSTIFICI POLITICI”
Nota stampa del Consigliere Regionale Antonio Paolo Scalera.

“L’idea di istituire la figura del consigliere supplente rappresenta un vero e proprio schiaffo in faccia ai cittadini pugliesi. In un momento storico in cui, nella nostra regione, famiglie, giovani e imprese fanno i conti con precarietà, disoccupazione e carenza di servizi, qualcuno pensa bene di inventarsi nuove poltrone inutili, sottraendo risorse pubbliche che dovrebbero essere destinate a creare lavoro vero.”
Lo dichiara con fermezza il consigliere regionale Antonio Paolo Scalera, intervenendo duramente contro la proposta che prevede l’introduzione del cosiddetto “supplente” per i consiglieri regionali.
“Altro che riforma. Siamo di fronte all’ennesimo tentativo di gonfiare la macchina politica e garantire rendite di posizione a qualche amico di partito. Se la proposta dovesse passare, si dovrà pagare lo stipendio ad altri 8/10 consiglieri regionali (il primo dei non eletti approderebbe in consiglio regionale per supplire ai colleghi chiamati in giunta) con una spesa di 3 milioni di euro.”
Una logica clientelare che non posso e non voglio accettare. Ogni euro speso per pagare un consigliere ‘supplente” è un euro tolto a un disoccupato, a un precario, a un giovane che vuole restare in Puglia per costruirsi un futuro.”
Scalera definisce la proposta “immorale e fuori dal tempo”, e annuncia battaglia in aula e fuori: “Sarò in prima linea per bloccare questo scempio, con ogni strumento istituzionale e politico a mia disposizione. È ora di dire basta a poltrone inutili e privilegi. La politica torni a occuparsi della gente vera, dei problemi reali: lavoro, sanità, trasporti, sostegno alle famiglie.”
E conclude: “La mia posizione è chiara e non negoziabile: no al consigliere supplente, no agli sprechi, sì al lavoro.”


Comments are closed.