PORTO, FERRETTI CHIEDE AREA PER YACHT. 400 OCCUPATI

La richiesta è comparsa nell'albo pretorio AdSP

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Dopo la manifestazione di interesse avanzata lo scorso 5 maggio, il gruppo nautico Ferretti, specializzato nella costruzione di yacht di lusso, ha ufficialmente chiesto all’Autorità di sistema portuale del Mar Ionio, porto di Taranto, una concessione demaniale marittima (ex articolo 36 Codice della Navigazione) per 40 anni. Il gruppo intende occupare e usare una parte del compendio demaniale marittimo ‘ex Yard Belleli’. Circa 400 la previsione occupazionale.

Ferretti vuole “realizzare – si legge in un avviso comparso oggi pomeriggio sull’albo pretorio on line dell’Autorità portuale di Taranto nella sezione ‘Atti in corso di pubblicazione’ – un polo produttivo per la realizzazione di stampi, la costruzione di scafi, coperte e sovrastrutture in materiale composito e la realizzazione di un centro di ricerca e sviluppo, teso all’ottimizzazione di prodotto e di processo”.
L’attività prospettata è la costruzione di imbarcazioni da diporto e sportive su un’area di circa 220 mila metri quadri, con edifici e capannoni produttivi della superficie complessiva di circa 64.394 mq, in parte a cura della società (per 13.166 mq) e in parte con richiesta di realizzazione a carico dell’Asdp (51.228 mq).

Il progetto prevede anche l’utilizzo in via esclusivo o preferenziale di 50 metri lineari di banchina per l’attracco di chiatte da trasporto. È stato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con delega alla programmazione economica e agli investimenti, Mario Turco, ad avviare il confronto col gruppo Ferretti, che si insedierà su un’area dismessa da molti anni e su cui sino a prima degli anni 2000 il gruppo impiantistico Belleli, di Mantova, ha costruito grandi piattaforme offshore esportate in tutto il mondo.
Il progetto di Ferretti è stato inserito anche nella riprogrammazione delle risorse non ancora spese del Contratto Taranto, riprogrammazione presentata a Palazzo Chigi nell’incontro presieduto dal premier Giuseppe Conte. In quella sede ipotizzato un investimento di reindustrializzazione di 85,3 milioni di euro, mentre il costo della bonifica è calcolato fra i 15 e i 35 milioni di euro.
La parte di area interessata da bonifica e reindustrializzazione è pari a 15 ettari circa. L’Autorità portuale di Taranto dichiara che “intende acquisire progetti di riconversione industriale e sviluppo economico da integrarsi con il proprio progetto di bonifica predisposto dalla Sogesid nel proprio sito di interesse nazionale”.
È stato richiesto un finanziamento pubblico per promuovere il riutilizzo del compendio demaniale marittimo ‘Yard ex Belleli’ in condizioni di sicurezza sanitaria e ambientale. Con la pubblicazione della richiesta di concessione avanzata da Ferretti, l’Authority ora “intende verificare l’esistenza di eventuali ulteriori proposte da parte di altri operatori”. (AGI)

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